2016-01-11 14:22:00

Morto David Bowie, geniale trasformista del rock


Un tweet della sua famiglia ha annunciato la scomparsa di David Bowie, una delle icone del rock mondiale più amate e innovative. L’artista londinese, spentosi ieri, combatteva con un cancro da 18 mesi e appena due giorni fa, in coincidenza con il suo 69.mo compleanno, aveva pubblicato il suo ultimo lavoro “Blackstar”. Il servizio di Alessandro De Carolis:

“Mito-leggenda” è binomio che oggi si scomoda anche per quei medio calibri ingigantiti dall’ipertrofia mediatica che fa sembrare un grandioso arcobaleno una modesta ruota di pavone. Per David Bowie, no, si tratta di appellativi meritati, perché non si sta sulla cresta dell’onda dello star system musicale per 50 anni senza avere doti creative sublimi. E una delle qualità più celebrate della rockstar londinese è stata senza dubbio quella immaginazione musicale ribollente – e cangiante come i suoi infiniti look – che gli ha permesso di segnare praticamente a ogni uscita di un suo disco un prima e un dopo col quale sarebbe stato impossibile, per i suoi colleghi, non confrontarsi.

Bowie, i mille stili del rock
Soul e jazz sono stati la sua scuola alla fine degli anni Sessanta e sonorità jazz impreziosiscono “Blackstar”, l’ultimo lavoro pubblicato una manciata di ore prima di morire, il saluto perfetto alla sterminata platea internazionale e intergenerazionale dei suoi fan che solo chi ha vissuto come icona poteva desiderare con quella sincronia. In mezzo decenni di rock iridescente di mille contaminazioni – folk, beat, elettronico, new romantic e molto altro – capace di sofisticate avanguardie e di quel pop bello e decifrabile da comuni orecchie e garanzia di lauti incassi.

Uno e centomila
L’eclettismo compositivo del Bowie autore procede in parallelo col trasformismo a volte bizzarro del suo personaggio, anzi dei suoi “personaggi”, che di quando in quando gli otterranno scampoli di fama anche sul grande schermo. La carriera del figlio di un soldato e una cassiera è fin dagli esordi una e centomila facce e costumi di scena e di vita e una certa predilezione per l’immagine androgina gli attira critiche, compresa quella di una bisessualità che lui alimenta strategicamente per poi smentire anni dopo in un’intervista, affermando di aver fatto sua per un periodo “la condizione di bisessuale” e spiegando: “L’ironia è che non ero gay”.

“Torre di controllo a Maggiore Tom”
Anche quella spirituale è una dimensione che David Bowie coltiva secondo una sensibilità che lo porterà ad affermare di attribuire a Dio “un ruolo molto importante” nella sua vita: “Mi rivolgo più spesso a Lui e più invecchio e più Lui diventa un punto di riferimento”. Il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha voluto ricordare la scomparsa della rockstar twittando un verso di una sua celeberrima canzone, “Space Oddity”: "Torre di controllo a Maggiore Tom, comincia il conto alla rovescia, accendi i motori, controlla l'accensione e che Dio ti assista”.








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