Primo importante appuntamento del 2016 per il Parlamento italiano. Domani pomeriggio infatti la Camera voterà il disegno di legge Boschi con le riforme costituzionali.Ma in queste ore la polemica politica è incentrata sul tema delle unioni civili. Il servizio di Giampiero Guadagni:
La data cerchiata in rosso nell’agenda politica è quella del 26 gennaio, quando
il ddl Cirinnà sulle unioni civili dovrebbe approdare all’esame dell’aula di Palazzo
Madama. Ma i senatori di Area popolare, i centristi di maggioranza, chiedono che il
provvedimento torni in commissione per evitare lo scontro sulle questioni più delicate.
Come la stepchild adoption, la possibilità di adottare il figlio biologico del compagno,
tema che divide al proprio interno il Pd, che ha deciso per la libertà di coscienza.
Favorevole si dichiara il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, che domani intanto
incasserà il sì della Camera al disegno di legge che porta il suo nome e che mette
fine al bicameralismo perfetto con cambiamento di ruolo e composizione del Senato.
Il voto di domani appare scontato e sarà anche quello decisivo. Ci sarà infatti un
ultimo passaggio alle due Camere per un sì o un no senza altre modifiche. Poi, probabilmente
ad ottobre, la parola finale ai cittadini che si pronunceranno attraverso il referendum
costituzionale, sul quale il premier Renzi gioca il futuro del suo governo.
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