2016-01-09 08:59:00

Mons. Zuppi: omelie Papa Santa Marta, ispirazione per scelte importanti


Dopo la pausa natalizia, sono riprese il 7 gennaio le Messe mattutine di Papa Francesco a Casa Santa Marta. Un momento molto atteso dai fedeli, e non solo, di tutto il mondo che ogni giorno – attraverso i servizi della Radio Vaticana e gli articoli dell’Osservatore Romano – possono accostarsi alle omelie che il Papa pronuncia nella cappella della struttura dove risiede. Su cosa rappresenti questa dimensione del Pontificato per il Papa e per il Popolo di Dio, Alessandro Gisotti ha intervistato il nuovo arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Zuppi:

R. – Rappresenta mi sembra due aspetti, che sono entrambi molto importanti: il primo, quello di un Papa che incontra, che celebra con una comunità; il secondo, una celebrazione che offre la predicazione della Parola, anche se appunto breve come è nello stile del Papa e come è nella necessità di una celebrazione ordinaria, però sempre spezzando la Parola. Credo che questi due aspetti, quello di una dimensione di comunità e quello dello spezzare la Parola siano un’indicazione importante per tutti quanti: per i preti e per tutti noi.

D. – Il linguaggio di Francesco nelle omelie a Santa Marta è semplice, diretto, pieno di immagini. Come pastore ha fatto suo qualcosa di questo stile di predicazione di Francesco?

R. – Molto! Come dice lei, il Papa usa un linguaggio estremamente semplice, molto diretto, chiaro, comprensibile a tutti, esigente, molto aderente al testo evangelico, con delle immagini. Ecco, questo mi è servito moltissimo, così come le riflessioni che ha proposto nella Evangelii Gaudium proprio sull’omelia e che, sostanzialmente, descrivono quello che poi il Papa materialmente fa nelle omelie che tiene durante la Messa ordinaria a Santa Marta. Mi sono servite molto, mi è servito molto a semplificare, perché è una comunicazione che in realtà richiede molta attenzione. Non è improvvisazione, sarebbe sbagliato pensare questo! Il Papa prepara con grande cura le sue omelie e, allo stesso tempo, queste hanno un carattere di immediatezza. E’ una immediatezza frutto di un grande lavoro interiore, di un grande ascolto e lettura della Parola e anche della realtà. Penso che sia un’indicazione importante per tutti quanti noi: perché il Vangelo tocchi davvero il cuore e perché tutti possiamo ricordarci qualcosa. A me impressiona come anche persone che a Messa non andrebbero mai, hanno curiosità di ascoltare le parole del Papa o di riprendere le espressioni del Papa a Santa Marta.

D. – Per molti osservatori le omelie di Francesco a Casa Santa Marta sono il cuore pulsante del Pontificato. Da qui, dalla cappella di Santa Marta, nascono discorsi, testi, idee...

R. – Io credo che, come è nel cammino di ognuno di noi, l’ascolto, il confronto con la Parola sia sempre motivo di ispirazione, di conferma, di conversione. Il Papa ci coinvolge in questo cammino, che lui stesso compie e che vuole compiere con noi. Certamente queste riflessioni nutrono anche delle scelte più grandi. Sono profondamente unite! Mi sembra che l’unione sia di un uomo che con semplicità cammina, cerca di camminare con noi, spezza la Parola e affronta i grandi temi con una vita ordinaria, quella appunto di fare propria la Parola e di misurarsi con questa. Credo senz’altro che le predicazioni della mattina siano un nutrimento quotidiano anche per delle scelte più di fondo, per il confronto sui grandi temi che la Chiesa si trova a guardare e ad affrontare.








All the contents on this site are copyrighted ©.