2016-01-05 12:36:00

Presepe vivente medioevale a Canale Monterano per l'Epifania


Dal 2012, l'antico feudo di Monterano, nei pressi del Lago di Bracciano, a un’ora da Roma, fa da scenario a un Presepe vivente medievale. Durante le feste natalizie, la città abbandonata si trasforma di nuovo in un feudo, dove antichi artigiani, nobili e cavalieri si muovono tra la Chiesa di San Bonaventura e la Fontana del Leone, progettati nel ‘600 da Gian Lorenzo Bernini. Com’è nata l’idea? Natalia La Terza lo ha chiesto al direttore artistico del Presepe, Sandro Carradori:

R. – L’idea è nata prendendo come ispirazione le iconografie classiche della tradizione e il posto dove andavamo a rappresentare la natività; è una città morta, abbandonata dalla fine dell’800. Ci siamo ispirati ai dipinti di Gentile da Fabriano, di Botticelli, del Perugino, del Masaccio, dove vengono rappresentate delle persone che vestono con una foggia rigorosamente medioevale. Dato il posto e l’ispirazione abbiamo optato per questo tipo di Presepe che richiama un po’ quello rappresentato nel 1222 a Greccio da San Francesco.

D. - Chi sono gli organizzatori del Presepe?

R. - Il Presepe è organizzato dalla nobile contrada Carraiola, una delle sei contrade di Canale Monterano. Questa contrada ha avuto l’idea di organizzare un Presepe vivente. Io da molti anni faccio parte del Rione Monti di Bracciano che nel 2015 ha messo in scena la 40.ma edizione della Passione di Cristo. Si sono quindi rivolti a me per chiedere un aiuto. Però all’inizio l’idea era quella di fare un Presepe vivente classico, poi si è pensato a Monterano, questa città morta, ricca di storia; è stata anche sede vescovile dall’anno ‘600 all’anno 1000 ed ha visto passare grandi famiglie come i prefetti di Vico, Anguillara, Orsini ed infine gli Altieri. Da questo posto è nata l’idea del Presepe vivente medioevale. Penso che in Italia sia uno dei pochi di questo genere, mentre ce  ne sono molti classici con i soldati romani.

D. - Proprio nella seconda metà del ‘600 Bernini progettò poi il feudo, la Chiesa di San Bonaventura e la facciata del Palazzo ducale con la Fontana del Leone. Quali episodi del Presepe avete affiancato a queste opere?

R. - Carlo Fontana e Matteo de Rossi hanno riporgettato tutto. Tra l’altro la Chiesa di San Bonaventura, che lei ha citato, è quella dove venne girata la celebre scena del Marchese del Grillo, dove c’era  don Bastiano, il prete ribelle. Noi abbiamo affiancato tutto questo mettendo una serie di mestieri e personaggi medioevali avvalendoci anche dell’aiuto di gruppi di rievocazione storica esterni: abbiamo i popolani che procedono nelle attività quotidiane, le compagnie di armati … Cerchiamo di rappresentare al meglio la Natività, localizzandola nel contesto in cui ci troviamo. La sera ci avvaliamo di un impianto quasi completamente composto da luci a led, quindi a basso impatto ambientale.

D. - Come festeggerete l’Epifania?

R: - La festeggeremo a Monterano mettendo ancora in scena la Natività. Abbiamo localizzato, grazie all’aiuto della contrada Castagno – una delle contrade di Canale Monterano che partecipano all’evento del Presepe vivente medievale – tutto l’accampamento dei Re Magi. Il villaggio medievale è situato sotto l’acquedotto all’ingresso di Monterano; da lì partiranno i Re Magi che arriveranno davanti alla Capanna della Natività dove ci sarà l’adorazione.








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