2016-01-05 12:56:00

Epifania. Il card. Vallini apre la Porta Santa al Divino Amore


Una Porta Santa “miracolosa”. È quella che, nell’anno del Giubileo della Misericordia, caratterizzerà i pellegrinaggi al Santuario della Madonna del Divino Amore di Roma. Sarà la Torre del Primo Miracolo ad essere aperta nella solennità dell’Epifania dal cardinale vicario, Agostino Vallini. Il porporato guiderà poi la processione verso il Nuovo Santuario per presiedere la celebrazione eucaristica. Al microfono di Federico Piana, il cardinale Vallini racconta il perché di questa scelta:

R. – Quando il Santo Padre ha previsto nella Bolla di indizione del Giubileo la possibilità di diverse Porte Sante nelle chiese particolari, a me è venuto in mente che non si poteva non considerare anche questo luogo mariano, il Santuario del Divino Amore, come uno dei luoghi della misericordia. Perché, insieme alla cattedrale di Roma, alle altre Basiliche papali e alla Porta Santa della Carità dell’Ostello della Caritas che il Santo Padre ha varcato il 18 dicembre scorso, pensavamo fosse necessario avere anche una Porta Santa dedicata particolarmente all’intercessione di Maria. Il nostro Santuario diocesano è molto frequentato, è nel cuore di tanti romani, è il Santuario del Divino Amore. Dunque, abbiamo pensato che l’itinerario della misericordia potesse trovare proprio al Divino Amore un’esperienza molto feconda. Ecco il motivo.

D. – Come Porta della misericordia, come Porta giubilare, è stato scelto l’Arco della Torre del primo miracolo, perché questa scelta?

R. – Esattamente perché è il luogo più significativo del Santuario del Divino Amore: si ricollega all’esperienza della guerra, al miracolo della città salvata attraverso i pellegrinaggi dei romani al Divino Amore per chiedere alla Madonna la grazia di liberare Roma… E tutto questo è rimasto nel cuore. Ora, la Porta del Miracolo è la Porta della fede mariana di Roma e ci pareva che quello fosse l’itinerario da ripercorrere entrando in Basilica così da poter rivivere, con l’intercessione di Maria, l’esperienza della misericordia.

D. – Secondo lei, come mai nel cuore dei romani c’è questo Santuario del Divino Amore? Cosa lega questo Santuario ai romani?

R. – Li lega il fatto che la Madonna è la Mamma di tutti e che questo luogo di devozione mariana è stato sempre molto caro… Anzi, io dico che da sempre e quotidianamente – perché noi sappiamo che ci sono alcune circostanze, soprattutto i pellegrinaggi notturni che cominciano a maggio fino a ottobre, ma basterebbe andare in qualunque ora del giorno lì al Santuario sulla Via Ardeatina – noi troviamo sempre pellegrini che vanno a piedi in spirito di penitenza per rinnovare la loro fede ai piedi della Madonna. La Madonna del Divino Amore è la Madonna della misericordia, il Divino Amore è Gesù, Gesù è la rivelazione della misericordia. Per cui, sentire Maria nell’Anno della misericordia vicino alla città di Roma, tanto bisognosa di rinnovamento spirituale, ci pareva che fosse una delle grazie da chiedere proprio in questo anno per la nostra città e per tutti i romani.








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