2016-01-03 14:30:00

Mons. Muskus ai giovani della Gmg: lasciate che Dio tocchi i vostri cuori


“Lasciate che Dio tocchi i vostri cuori con la Sua misericordia e li trasformi”: scrive così mons. Damian Muskus, coordinatore generale della Giornata mondiale della gioventù di Cracovia, in un messaggio indirizzato ai tanti giovani che si preparano all’evento. Mancano, infatti, sei mesi alla Gmg 2016 che si terrà nella città polacca dal 26 al 31 luglio, alla presenza di Papa Francesco.

Dio è fonte di gioia, coraggio e forza
“Preparatevi a sperimentare le straordinarie sorprese che Dio ha preparato per voi – sottolinea il presule, rivolgendosi ai ragazzi – e coltivate il mistero del Signore, che per amore è venuto per noi sulla terra”. Di qui, l’auspicio che “lo splendore della presenza di Dio possa illuminare la vita quotidiana” dei giovani e che “l’amore di Dio possa essere per loro fonte di coraggio, di forza e di gioia”. “Portate tutto questo al vostro prossimo – conclude mons. Muskus – specialmente a coloro che hanno bisogno di speranza e di sostegno, così che diventerete, per il mondo, un chiaro segno dell’amore misericordioso del Padre”.

Preparativi nel mondo. Vescovi francesi: con Gmg, sperimentare amore di Dio
Intanto, in tutte le diocesi del mondo, tantissimi giovani si stanno preparando alla Gmg di Cracovia. In Francia, ad esempio, la Conferenza episcopale locale (Cef) ha dedicato all’evento una sezione speciale del proprio sito web. “Tre motivi per andare alla Gmg di Cracovia”, si intitola la pagina che poi spiega: “Si deve andare alla Gmg innanzitutto perché i giovani polacchi stanno preparando un’accoglienza incredibile; in secondo luogo per sperimentare il grande amore di Dio, davvero in formato extralarge, per i giovani di tutto il mondo; ed infine per incontrare Papa Francesco che ha già detto ‘Io ci vado!’ “.

Mons. Moutel: giovani, dono per tutta la Chiesa
La speciale sezione web riporta anche la riflessione di mons. Denis Moutel, presidente del Consiglio per la Pastorale dei bambini e dei giovani, all’interno della Cef. “I giovani non sono il futuro della Chiesa, bensì il presente – afferma il presule – e, giocando un po’ sulla parola ‘presente’, si può dire che essi sono un dono per la Chiesa”. Di qui, il richiamo che mons. Moutel fa all’evangelizzazione, vera “sfida sia per i giovani che per la Chiesa stessa”, soprattutto perché “la vita cristiana non è praticabile solamente in tempo di bonaccia”, anzi: è soprattutto “nelle nostre povertà, nelle nostre incertezze, nei nostri errori che Dio ci viene incontro” e “ci permette di sperimentare la felicità, attraverso il sacramento della riconciliazione”.

L’importante esempio di San Giovanni Paolo II
“I giovani hanno bisogno dell’amicizia di Cristo – aggiunge ancora mons. Moutel – hanno bisogno di riscoprirsi amati e salvati dalla forza dell’amore del Padre che sempre li attende”. Infine, il presule francese si sofferma sulla figura di San Giovanni Paolo II, il Papa che delle Gmg fu l’ideatore: “Davanti alla barbarie delle ideologie totalitarie del ‘900 – spiega il vescovo – egli mise se stesso e tutta la Chiesa nelle mani della Divina Misericordia, offrendo una speranza al mondo”. (I.P.)








All the contents on this site are copyrighted ©.