Due incriminati per il rogo di Duma
Due estremisti ebrei sono stati incriminati per un
incendio avvenuto la scorsa estate in un’abitazione privata in Cisgiordania in cui
morirono un bimbo di 18 mesi e i suoi genitori, mentre il fratello rimase ferito.
Si tratta di Amiram Ben Oliel, 21 anni, accusato per l'uccisione dei tre membri della
famiglia palestinese, e di un minorenne, di cui non e' stata divulgata la identità,
incriminato per averlo assistito nell'attentato. Inoltre, altri tre estremisti ebrei,
secondo quanto riportato da radio Gerusalemme, sono stati incriminati per vari episodi
di violenza, fra cui uno a danno della Chiesa della Dormizione a Gerusalemme. Tutti
sono accusati di far parte di una ''organizzazione terroristica'', ispirata ad una
''ideologia razzista e nazionalista''.
Coloni contro un'abitazione palestine
Quattro coloni ebrei hanno attaccato la scorsa notte una abitazione nel villaggio palestinese di Beit Furik (Nablus), lanciando sassi e deponendo sul terreno una bottiglia incendiaria, non accesa. Lo ha reso noto Ghassan Daglas, un funzionario dell'Anp addetto al monitoraggio dei coloni, secondo cui gli ultra' hanno tracciato slogan in cui minacciavano di bruciare il villaggio. Alcuni abitanti - ha aggiunto - li hanno pero' messi in fuga. L'episodio si e' concluso senza vittime
Cecchino palestinase spara donna israeliana
Un cecchino palestinese ha colpito oggi presso la Tomba dei Patriarchi di Hebron, in Cisgiordania, una giovane israeliana le cui condizioni sono gravi. Lo riferiscono fonti militari. L'attentatore, che era appostato su un tetto, si e' dileguato. (E.R.)
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