2016-01-03 11:30:00

Anno internazionale dei legumi: per la salute e contro la fame


L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2016 “Anno Internazionale dei legumi”. Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha affermato che i  legumi, per il loro alto valore nutritivo e i bassi costi, possono contribuire in modo significativo ad affrontare la fame, la sicurezza alimentare e la salute umana. Lo slogan di quest’anno è “Semi nutrienti per un futuro sostenibile”. Natalia La Terza ne ha parlato con il dottor Piero Mozzi, esperto di alimentazione:

R. – E’ un titolo azzeccato, perché i legumi sono effettivamente il futuro dell’umanità. A dire il vero, sono stati anche il passato, perché i legumi – a differenza dei cereali – apportano sostanze nutritizie nel terreno e inoltre contengono molte ma molte più proteine dei cereali e non creano i problemi che creano i cereali. I legumi danni un notevole apporto di proteine in un minor apporto di amidi che tra l’altro sono amidi anche differenti, rispetto a quelli dei cereali.

D. – Come possiamo introdurre i legumi nella nostra dieta quotidiana?

R. – Facilmente: ogni gruppo sanguigno ha i legumi adatti al proprio sistema immunitario. Tanto per fare un esempio, sono ottimi per le persone che hanno il gruppo sanguigno “0”; agli altri, invece, creano un po’ di problemi: di fermentazione e di meteorismo … Le lenticchie sono validissime per il gruppo sanguigno “A” e per il gruppo sanguigno “B”. I piselli sono universali, al di là delle persone che presentano un po’ di intolleranza: ad esempio, chi ha problemi di favismo, anche con i piselli ha qualche problema. Questi legumi sono facili da utilizzare: è sufficiente la cottura con un poco d’acqua, poi alla fine si aggiunge un po’ di sale … e sono ottime anche per l’industria conserviera in quanto con un poco di acqua e sale si conservano benissimo: non c’è bisogno di additivi e di nessun’altra sostanza. Inoltre, nel 2015 sono comparse, anche qua in Occidente tante farine ricavate dai legumi, come ad esempio la farina di lenticchie; la farina di ceci già esisteva; la farina di piselli, la farina di fave, la farina di lupino e piano piano credo che prenderanno il posto dei cereali. E sarà un grande bene per l’umanità e per il pianeta. In Italia già ci sono alcune zone come la Liguria, la Toscana dove c’è la farinata di ceci, pure la cecina, che è una focaccia fatta praticamente con la farina di ceci.

D. – Inserire legumi nella nostra dieta quotidiana può farci anche risparmiare. Come possiamo sostituirli alle più costose proteine di origine animale?

R. – Certamente ci può far risparmiare, perché se le persone vanno a comprare una scatoletta di piselli costa dai 0,30 ai 0,50 centesimi; se ci metti insieme un uovo, sei sfamato con neanche un euro. Ma secondo me, non si tratta di “sostituire” le proteine animali con i legumi; si tratta di affiancarle. Certamente i legumi non devono essere abbinati con i cereali: io ritengo che siano sempre fondamentali, le proteine animali, perché l’umanità, da quando è comparsa sul pianeta, le uniche cose che ha sempre mangiato sono stati i pesci e le varie carni che l’umanità trovava sempre.

D. – Quali sono le malattie che possiamo combattere e prevenire, mangiando legumi?

R. – Sicuramente le malattie metaboliche. Quando una persona ha problemi di sovrappeso, di obesità, colesterolo elevato, glicemia elevata, problematiche cardiocircolatorie, i legumi possono risolverli egregiamente. Basti l’esempio di una persona con il diabete: con i cereali, le glicemie schizzano alle stelle; con i legumi, le glicemie restano decisamente basse. Se poi si ha l’accortezza di non mangiare i legumi a cena e di mangiarli invece nella prima parte della giornata, il diabete è praticamente tenuto sotto controllo: verrebbe sconfitto. Idem per le malattie cardiocircolatorie; per non parlare poi delle malattie autoimmuni: gran parte delle malattie autoimmuni come origine hanno decisamente l’uso spropositato dei cereali e degli zuccheri. Per non parlare – io credo – anche dei tumori: se i tumori venissero trattati con un’alimentazione adeguata, intanto si potrebbero prevenire grandemente. Ma anche dal punto di vista della cura, si potrebbe arrivare ad avere risultati strabilianti.








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