2016-01-01 10:43:00

Oltraggio a Presepe. Mons. Palletti: ha unito credenti e non credenti


Oltraggio al Presepe di Pitelli sulle colline della Spezia. Il Bambinello del Presepe, allestito in piazza, prima è stato rubato e poi fatto ritrovare con una corda al collo davanti alla Grotta. Sulla vicenda indaga la Digos. Un brutto gesto, ma che ha unito credenti e non credenti nel condannarlo: è quanto ha detto il vescovo della Spezia, mons. Luigi Ernesto Palletti. Alessandro Guarasci lo ha sentito:

R. – Definirlo una bravata mi sembra limitativo sia perché è un simbolo della fede che direi supera addirittura la fede cristiana, nel senso che è un simbolo caro alla tradizione. Dunque ci colpisce: colpisce una fede ma colpisce anche una cultura, colpisce anche una tradizione. Poi, abbinato anche a questo Presepio vi era anche l'iniziativa di una raccolta in favore della ricerca sul cancro che connota in modo più laico però anche in modo profondo quello che poteva essere un simbolo di solidarietà e di vita.

D. – Ma nella vostra zona ci sono già stati in qualche modo attacchi a simboli religiosi?

R. - Purtroppo abbiamo avuto momenti un po’ di tensione, come può essere l’imbrattamento di un’immagine religiosa e altre cose… Questo decisamente dà fastidio.

D. – Nelle settimane scorse c’è stato un discreto dibattito sul valore del Presepe. Secondo lei in Italia e nella sua zona si sta un po’ perdendo il senso di quel messaggio?

R. – No, direi che qui il Presepe è molto sentito. Se da una parte il gesto è deprecabile, veramente nefasto, però la reazione che ho visto nella gente, anche cogliendola dalla prime reazioni dei media o altro, è una reazione di totale condanna del gesto. Dunque tutti, direi proprio tutti, credenti e persone in ricerca sincera della verità, hanno deprecato quel gesto. Direi che il gesto in sé ha quasi prodotto una forte coesione, un valore sul Presepe.








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