2015-12-30 13:55:00

Elezioni in Centrafrica. Una religiosa: Paese vuole risorgere


Elezioni generali nella Repubblica Centrafricana. Quasi due milioni gli elettori chiamati alle urne sotto il controllo di osservatori dell’Onu. Il Paese, dove il Papa ha aperto in anticipo l’Anno Santo della Misericordia, deve scegliere presidente e parlamento dopo quasi tre anni di violenze interne che hanno stremato la popolazione. Sulle sfide che attendono i prossimi vertici di una delle nazioni più povere al mondo, Giancarlo La Vella ha intervistato suor Elvira Tutolo, da 15 anni missionaria in Centrafrica tra le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida, presidente della ong “Kizito”:

R. – Noi siamo un Paese ricco e siamo stati impoveriti sia dall’esterno che dall’interno. Il Paese ha delle risorse e può riprendersi. Occorre allora un governo onesto che si renda conto delle realtà e delle ricchezze che ci sono e le gestisca onestamente per far risorgere il Paese. La gente non ne può più. La sanità è a terra; così la scuola, l’educazione… La Chiesa fa del suo meglio.

D. – E’ importante, dopo gli ultimi mesi di violenze, ricostruire anche un’unità nel tessuto sociale?

R. – Questo certamente. Quando io sono arrivata qui, nel 2001, c’era coesione. Io credo che nella vita ordinaria, normale, ci si possa ritrovare. Secondo me, dobbiamo perdonarci, accettarci nella differenza. Questo sicuramente si può fare. Occorre, però, tempo e pazienza.

D. – In questo clima, il recente appello per la pace di Papa Francesco all’apertura della Porta Santa della cattedrale di Bangui, quali reazioni ha provocato nella gente?

R. – Sì, la venuta del Papa ha dato vigore. E’ una grazia grande, davvero grande, e credo che abbia inciso profondamente nei cuori di tutti.








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