2015-12-29 15:40:00

Renzi: l'Italia è ripartita, con la Ue chiediamo rispetto delle regole


Per il premier Matteo Renzi, l'Italia è ripartita. Durante la conferenza stampa di fine anno, il presidente del Consiglio afferma che il 2015 è andato meglio del previsto. Dunque, Pil che cresce dello 0,8%, disoccupazione in calo, consumi in aumento. E il 2016 sarà "l'anno dei valori" dice Renzi, che conferma di continuare sul cammino delle riforme.

"Questo non significa che vada tutto bene", sottolinea il presidente del Consiglio, "ma ricordando quanto succedeva due anni fa, possiamo dire che quella legislatura era una legislatura che non riusciva neanche ad eleggere il presidente della Repubblica. L'Italia si è rimessa in moto, è un Paese stabile. Torna ad essere un Paese che può tornare a segnare la vittoria della politica contro il populismo: elezione del capo dello Stato, riforme costituzionali, con la prima grande operazione di autoriforma dall'interno, la questione dell'immigrazione, quella della scuola".

Altro tema fondamentale è il sistema bancario. Il presidente del Consiglio afferma che non esiste un rischio sistemico, ma comunque serve più trasparenza soprattutto nei prospettivi informativi. In merito alla commissione, sarà il parlamento a decidere e saranno risarciti coloro che sono stati truffati. Per evitare altri casi come quello di Banca Etruria, l'esecutivo intende fare nuovi provvedimenti, come quello delle popolari, per favorire le aggregazioni.

E ancora, le unioni civili. Il premier dice che non ci sarà la fiducia su questo provvedimento, anche se afferma che dovrà essere approvato entro il 2016. Renzi non si esprime sulla “stepchild adoption”, ma chiede che il dibattito sia franco e sereno in Senato.

Sullo smog, che in questi giorni sta attanagliando tante città, il governo conferma di voler puntare sulle energie alternative e sul rinnovo del parco bus, questo mettendo anche fondi su tale capitolo.

Il rapporto con l'Europa poi è chiaro: "Non attacchiamo la Ue, chiediamo regole uguali per tutti. L'Italia può tornare ad essere protagonista in Europa", rimarca il presidente del Consiglio, che si dice sicuro del fatto che Bruxelles darà il via libera alla legge di Stabilità, nonostante l'aumento del rapporto deficit/Pil. "Non stiamo sforando il 3%" sottolinea il capo del governo.

Sul fronte istituzionale, Renzi definisce un "capolavoro" la riforma del Senato, dicendosi sicuro che sarà approvata dal referendum. Una riforma, ha detto, su cui nessuno un anno fa avrebbe scommesso.








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