2015-12-29 08:58:00

Norvegia. Una nuova cattedrale per i cattolici di Trondheim


Nel 2017 i cattolici di Trondheim, terza città della Norvegia, avranno una nuova cattedrale dedicata a Sant’Olav. La nuova chiesa, la cui costruzione è iniziata dopo la posa della prima pietra lo scorso 29 ottobre, da parte del vescovo Bernt Eldsvig, sostituirà la vecchia cattedrale consacrata nel 1973 e demolita per problemi strutturali, ma anche di capienza.

La costruzione finanziata con il contributo dei fedeli tedeschi
In 42 anni, infatti, la comunità cattolica locale è passata da 500 a 6mila fedeli di diverse nazionalità attirati dal boom economico della città.  Più della metà sono polacchi. Il nuovo edificio ne potrà ospitare circa 500, contro i 200 della vecchia cattedrale. “Sarebbe stato difficile costruire una chiesa più grande nel centro della città”,  spiega al quotidiano francese “La Croix” il parroco, padre Egid Mogstad. A questo va aggiunto il fatto che i mezzi finanziari della Chiesa cattolica norvegese sono limitati. I lavori, il cui costo è stimato in 11 milioni di euro, sono finanziati in buona parte dai fedeli tedeschi. Tra i principali benefattori ci sono, infatti, le istituzioni tedesche Bonifatiuswerk (un’organizzazione che sostiene le comunità cattoliche in Nord Europa)  e Diasporakommisariat, l’arcidiocesi di Colonia, Paderborn e la diocesi di Münster.

La nuova cattedrale “simbolo di integrazione”
La nuova Cattedrale di San’Olav sorgerà a qualche centinaio di metri dalla Cattedrale luterana di Nidaros, una vicinanza che ormai non è solo geografica. Dopo secoli di contrasti, i rapporti tra la Chiesa luterana, non più Chiesa di Stato, e quella cattolica (una comunità che conta oggi appena 113mila fedeli su una popolazione di circa 5 milioni di abitanti) sono nettamente migliorati. In particolare, la visita di San Giovanni Paolo II in Norvegia,  nel 1989, ha segnato una nuova era dei rapporti tra le due comunità. La costruzione della nuova cattedrale cattolica è stata salutata anche dal sindaco della città, Rita Ottervik come “un simbolo di integrazione” . (L.Z.)








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