A partire dal 4 gennaio 2016, sarà disponibile la medaglia ufficiale del Giubileo straordinario della Misericordia presso l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica dello Stato della Città del Vaticano e presso le diverse sedi della Libreria Editrice Vaticana. Sulle caratteristiche di questa medaglia, il servizio di Alessandro Gisotti:
E’ l’infinita misericordia del Padre che perdona i suoi figli l’immagine impressa nella medaglia ufficiale del Giubileo della Misericordia. Una medaglia che - in 50 millimetri di diametro - racchiude simboli e parole fondamentali per la vita di ogni cristiano e che richiamano immediatamente al significato profondo che Papa Francesco ha voluto dare all’Anno Santo straordinario. Sul dritto, la medaglia – opera dell’artista 33enne Mariangela Crisciotti – presenta lo stemma di Papa Francesco contornato dalla scritta in latino Iubilaeum Extraordinarium Misericordiae, “Giubileo straordinario della Misericordia”, sotto il nome dell’artista. Sul bordo, si legge la scritta E Civitate Vaticana, “Dalla Città del Vaticano”, con il numero della medaglia.
Al centro della medaglia, “Il ritorno del figliol prodigo” di Rembrandt
Sul rovescio, spicca un particolare del celebre dipinto di Rembrandt, “Il ritorno
del figliol prodigo”, ispirato alla parabola del Padre misericordioso, descritta nel
Vangelo di Luca. Particolarmente significativo è il fatto che le mani del Padre sulle
spalle del figlio hanno una tratti chiaramente maschili, l’altra invece femminili
come a voler significare che il perdono è del Padre, ma passa attraverso il ministero
della Chiesa. Intorno al particolare, la scritta In Aeternum Misericordia Eius,
“Eterna è la sua Misericordia”, il ritornello che ricorre in ogni versetto del Salmo
136 e che viene citato da Francesco tre volte nella Misericordiae Vultus,
la Bolla di indizione del Giubileo.
La medaglia è incastonata in una cornice ricca di simboli cristiani
Ogni esemplare è accompagnato da un certificato di garanzia, numerato, con timbro
a secco della Segreteria di Stato e dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato
Italiano. La medaglia è incastonata in una scultura fusa in bronzo, opera della scultrice
Daniela Fusco, ornata su entrambi i lati con tralci d’uva che rappresentano l’Eucaristia
e richiamano il Popolo di Dio, la “Vigna del Signore”, ed il pavone che – nell’iconografia
dei primi cristiani – simboleggiava la risurrezione e la vita eterna. Una vita dunque
infinita, come infinita è la Misericordia del Padre.
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