2015-12-28 11:30:00

Congo: vigilia di Natale di sangue nell'est del Paese


Vigilia di Natale di sangue in tre località nel territorio di Beni, nel Nord Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo. Secondo notizie giunte all’agenzia Fides, la mattina del 24 dicembre gli abitanti di Vemba-Todo/Mavivi, Mukoko/Oïcha, e di Mayangos/Beni sono stati assaliti dai guerriglieri dell’Adf-Nalu, un gruppo di origine ugandese che opera nell’area, che hanno ucciso almeno 20 civili all’arma bianca.

Il movimento jihadista ha interessi nello sfruttamento delle risorse naturali
È la prima volta che tre località vengono colpite contemporaneamente, fanno notare commentatori locali, che denunciano inoltre la pratica dello smembramento dei corpi delle vittime per seminare il terrore nella popolazione. L’Adf-Nalu ha assunto negli ultimi anni la caratterizzazione di un movimento jihadista, ma secondo gli abitanti della regione si tratterebbe solo dell’ultimo dei diversi gruppi armati attivi nell’area, sostenuti da potenze locali ed extrafricane, che seminano il terrore per poter sfruttare impunemente le enormi risorse naturali locali. 

Uccisi altri civili presi in ostaggio da un altro gruppo armato
​Un altro gruppo armato presente nell’area sono le Fdlr (Forze Democratiche di Liberazione del Rwanda) che si sono rese responsabili del massacro di 33 civili in altre tre località del Nord Kivu. Secondo notizie pervenute alla Fides, i massacri sono stati perpetrati tra il 16 e il 22 dicembre. La maggior parte delle persone uccise erano ostaggi rapiti in precedenza.

L'appello del Papa per la pace nel martoriato Paese africano
Nel suo messaggio Urbi et Orbi, Papa Francesco aveva chiesto “pace e concordia per le care popolazioni della Repubblica Democratica del Congo, del Burundi e del Sud Sudan affinché, mediante il dialogo, si rafforzi l’impegno comune per l’edificazione di società civili animate da un sincero spirito di riconciliazione e di comprensione reciproca”. (L.M.)








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