2015-12-28 08:27:00

Centrafrica. Mons. Nzapalainga: la via della pace è il perdono


“Se apriremo la porta del nostro cuore alla misericordia, la pace verrà tra noi”. Ne è convinto mons. Dieudonné Nzapalainga, arcivescovo di Bangui. Nell’omelia della notte di Natale, dedicata in gran parte alla visita del Papa che lo scorso 29 novembre ha aperto in cattedrale la prima Porta Santa del Giubileo della misericordia, mons. Nzapalainga ha spiegato: “La misericordia è avere pietà dell’altro” ed è legata al perdono. 

Dopo la visita del Papa non più scontri tra opposte fazioni
Un’omelia - riferisce l'agenzia Sir - all’insegna della concretezza, alla vigilia delle elezioni politiche e presidenziali in programma il 30 dicembre, in un Paese che dal 2012 sta affrontando una delle sue crisi più gravi segnata da violenza, popolazioni sfollate, distruzioni, malattie, ma che dalla visita del Papa non ha più registrato scontri fra opposte fazioni. Perdono, ha precisato l’arcivescovo, è anche capacità di “accogliere e vivere nuovamente con chi, ieri, ha incendiato il mio quartiere e ucciso il mio vicino”. Una strada “difficile, ma che indica il cammino da intraprendere per la riconciliazione”. 

Invito ai politici a coltivare l'armonia e la pace
​La direttrice è la misericordia che “esorta ogni uomo a scegliere la via della bontà e della tenerezza”. Di qui l’invito ai politici ad “incarnare con coerenza nella loro vita i valori dell’unità, della dignità e del lavoro”, e la richiesta, a quelli che “seminano zizzania e disordine”, di un “sussulto patriottico per coltivare l’armonia e la pace astenendosi dall’arruolare i giovani nei conflitti che hanno essi stessi creato”. “Il Signore Gesù è venuto per fare nuove tutte le cose. Osiamo sperare – l’auspicio conclusivo del presule – in un Centroafrica stabile e nuovo”. (R.P.)








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