“Il Natale è Gesù. Senza di Lui, questa festa non ha senso”: scrive così la Commissione permanente della Conferenza episcopale argentina (Cea) in un breve messaggio diffuso in vista del Santo Natale. In particolare, i presuli esortano i fedeli a “condividere la gioia della nascita di Gesù con i nostri fratelli e sorelle cristiani e con tutti gli uomini e le donne di buona volontà”.
Gesù, il regalo di Natale da scambiare gli uni con gli altri
Al centro di questa solennità, spiega la Cea, c’è “la gioia di sapere che la misericordia
di Dio si è manifestata all’uomo in modo così vicino e tenero da scegliere una famiglia
per entrare nella nostra storia, per sempre”. Di qui, la sottolineatura importante
che la Chiesa di Buenos Aires fa: “Il regalo che dobbiamo scambiarci è, innanzitutto,
Gesù stesso”, perché “Lui è venuto tra noi affinché lo portassimo agli altri” ed in
Lui “possiamo contemplare la riconciliazione definitiva tra Dio e l’uomo”.
Il Natale parla all’uomo della sua dignità di figlio di Dio
Ma il Natale, ribadiscono ancora i vescovi argentini, “ci parla anche della nostra
dignità: Dio si è fatto uomo perché noi uomini arrivassimo ad essere figli di Dio
e vivessimo come fratelli”. Di qui, il richiamo a celebrare questa solennità “impegnandosi
per la fraternità e praticando le opere di misericordia”, tanto più che “in questo
Anno Santo della misericordia dobbiamo comprendere che l’uomo possiede solo ciò che
dona a Dio ed agli altri”, per essere – come dice Papa Francesco – “un’isola di misericordia
nel mare dell’indifferenza”.
Consolare i malati e gli afflitti
Infine, la Cea esorta i fedeli a pregare affinché “la grazia del presepe si diffonda
sulle nostre famiglie, curi i legami infranti, porti amore e gioia in tutte le case
e doni consolazione ai malati, ai carcerati ed alle persone sole”. “La pace del Natale
– conclude il messaggio – possa raggiungere tutti gli uomini”. (I.P.)
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