“L’Europa ha attraversato la più grande ondata migratoria degli ultimi decenni. Le nostre esperienze dicono che deve essere prestata molta attenzione all’integrazione e alla scelta di misure che aiutino gli immigrati a diventare, quanto prima, parte integrante della nostra società”: lo dice Radovan Gumulak, segretario generale di Caritas Slovacchia.
Il progetto finalizzato all’integrazione degli immigrati nelle comunità
locali
La Caritas – si legge sul sito ripreso dall’agenzia Sir - ha lanciato un progetto
dedicato al percorso di integrazione chiamato Rafael III, che dovrebbe durare fino
al 30 novembre 2016. “Lo scopo è quello di aiutare queste persone a trovare una nuova
casa in Slovacchia e a evitare la creazione di comunità chiuse e di divisioni sociali”,
spiega Gumulak. Il progetto è svolto da alcuni consultori per l’integrazione di Bratislava,
Zilina e Kosice. Le attività includono l’insegnamento della lingua slovacca e l’offerta
di consulenza legale, psicologica e sociale.
Particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili di immigrati
“Sarà prestata particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili di immigrati, tenendo
conto delle loro situazioni e problemi specifici. Vorremmo, inoltre, lavorare sul
processo di accoglienza dei richiedenti asilo da parte della maggioranza dei cittadini,
per costruire ponti di comprensione e di rispetto reciproco” aggiunge Jana Verdura,
coordinatrice del progetto Rafael III. (A cura di Lisa Zengarini)
All the contents on this site are copyrighted ©. |