La Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece) si dice “fondamentalmente d’accordo” con le conclusioni del Consiglio europeo di mercoledì che ha fissato le tappe indispensabili per attuare le decisioni in merito alla crisi dei rifugiati, ma “deplora che gli Stati membri non siano stati incoraggiati a intraprendere ulteriori passi per l’integrazione dei richiedenti asilo”.
Promuovere cultura dell’accoglienza e dell’apertura alla pluralità
In un breve comunicato ripreso dall’agenzia Sir, si dà anche notizia di un documento,
redatto il 2 dicembre dal vescovo austriaco Äegidius Zsifkovics, coordinatore Comece
per le migrazioni, e spedito dal card. Reinhard Marx, presidente dell’organismo, ai
capi di Stato e di governo prima del summit. Tale documento, intitolato “Riflessioni
della Comece sui rifugiati, la migrazione e l’integrazione”, afferma che “Stati, società
e cittadini europei hanno bisogno di fiducia reciproca” per far nascere un “clima
politico e sociale favorevole al fiorire di una cultura dell’accoglienza e dell’apertura
alla pluralità”.
Serve nuovo modello di cooperazione internazionale, con accordi vincolanti
“Senza una collaborazione migliore tra gli Stati membri dell’Ue – si legge ancora
nel documento - non si può immaginare alcuna risposta adeguata” alla crisi attuale.
Ciò che occorre, quindi, è “una risposta responsabile e condivisa”, che “sviluppi
un nuovo modello di cooperazione internazionale ed elabori accordi vincolanti”.
Rafforzare solidarietà verso i bisognosi
Inoltre, in una lettera del card. Marx ai vescovi europei si ribadisce che “bisogna
incoraggiare le autorità pubbliche, la società civile ed i fedeli d’Europa a rafforzare
la loro solidarietà nei confronti delle persone bisognose, compresi i migranti ed
i rifugiati che attraversano o che si stabiliscono nel Vecchio Continente”. “Il Giubileo
straordinario della misericordia – conclude il porporato – invita tutti a ricordare
che accogliere l’altro significa accogliere Dio in persona!”. Infine, la Comece rende
noto che all’inizio del 2016, a Vienna, terrà un incontro tra i vescovi dei Paesi
di origine, transito e destinazione dei migranti per concertare e coordinare misure
di accompagnamento e integrazione dei rifugiati. (A cura di Isabella Piro)
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