2015-12-19 12:41:00

Ospiti dell'Ostello Caritas: gioia e commozione per la visita del Papa


Una visita che ci ha lasciato commossi e pieni di speranza: così gli ospiti dell'Ostello Caritas presso la Stazione Termini hanno raccontato il loro incontro con Papa Francesco in occasione della Messa per l'apertura della Porta Santa della Carità. Ascoltiamo le loro emozioni raccolte da Marina Tomarro:

R. – Papa Francesco è una persona speciale! Ti lascia sempre con una forte emozione dentro… la sua semplicità come persona. Lo senti come se fosse uno di noi, che si avvicina a noi. Le sue belle parole! Venire qui a vedere quest’Ostello per me è stata una grande emozione. E poi incontrare il Papa… è stata proprio una grazia!

R.  –  Io mi chiamo Berta, e per me entrare nella Porta Santa è prima di tutto una novità e poi è anche fonte di allegria il fatto che il Santo Padre abbia aperto la Porta. La Porta significa la pace e che non dobbiamo avere paura: così ha detto il Santo Padre!

D. – Lei è ospite di una delle strutture Caritas?

R. – Sì, certo.

D. – Per lei cosa ha voluto dire la misericordia della Caritas?

R. – La Caritas è tanto misericordiosa: ci danno da mangiare e pacchi da portare a casa per darli alle famiglie.

R. – Abbiamo sicuramente colto il messaggio: questi cuori aperti per noi e anche noi siamo aperti verso gli altri; come ricevere un dono e ridonare a sua volta. E poi quest’Ostello col motto: “Ero forestiero e mi avete accolto".

D. – Cosa le rimarrà di quest’incontro nel suo cuore?

R. – Mi rimarrà la parola di aprire questi cuori, aprirli! E questo è un momento veramente importante!

R. – La misericordia è il cuore, è l’amore: è avere misericordia sempre per tutti quanti e soprattutto per chi sta male. Mentre adesso è completamente diverso: adesso sei uno scartato se stai male. E infatti è quello che lui ha detto.

R. – Per me è stata una gioia grandissima, specialmente fare la lettura davanti al Santo Padre. Mai mi sarei aspettato di poter un giorno leggere davanti al Papa, ma soprattutto di trovarmi davanti a lui nella mia condizione, quella di ospite di una struttura Caritas. Questo però non influisce assolutamente, anzi! Questa cosa ha fortificato e fortificherà la mia fede ancora di più!

D. – Cosa vuol dire la misericordia per te in questo momento?

R. – La misericordia del Padre: è il motto del Giubileo. E quindi l’amore del Padre verso gli ultimi, i poveri, verso chi soffre. E quindi dare un gesto di amore per tutti quanti.

R. - È una Porta importante perché noi serviamo i poveri: siamo, come dice Papa Francesco “i poveri con i poveri”. Quindi non è una cattedrale, non è un ospedale: è la Porta della carità, da noi vengono tutti!

D. – Cosa vuol dire allora la misericordia, concretamente?

R. – Concretamente la misericordia vuol dire sporcarsi le mani per gli altri. Ricevo di più di quello che do, molto di più!

R. – È un dono che soprattutto si riceve. Se parliamo del volontariato in Caritas, noi che andiamo lì convinti di fare chissà che cosa in realtà siamo noi che riceviamo: una carica di umanità, di fratellanza, di amore e di disponibilità che ci arricchisce giorno dopo giorno, volontariato per volontariato. È un’esperienza bellissima!

E grande la commozione di poter assistere all'apertura della Porta Santa per chi lavora in questo luogo quotidianamente. Gennaro Di Cicco responsabile dell'Ostello"Don Luigi di Liegro":

R. – Il momento è stato bellissimo. Mi preme sottolineare il gesto del Santo Padre, perché venendo oggi ad aprire questa Porta, in un posto di povertà, ha rimesso al primo posto gli ultimi; quindi ha incarnato un messaggio evangelico molto forte!

D. – Sarà possibile visitare questa Porta Santa?

R. – Già abbiamo tantissime richieste di gruppi, pellegrini, che a partire da domani, oltre a coloro che la stanno varcando questa sera, passeranno attraverso la Porta, ma soprattutto faranno servizio nella mensa e nel centro di accoglienza a sostegno di tanta povera gente che accogliamo.








All the contents on this site are copyrighted ©.