In una lettera congiunta indirizzata al nuovo Ministro degli Esteri canadese Stéphane Dion, la Conferenza episcopale (Cecc) e il Consiglio dei rabbini del Canada chiedono che la difesa delle comunità cristiane minacciate in Africa e in Medio Oriente sia una priorità del Governo di Ottawa. La missiva, firmata da mons. Douglas Crosby, presidente della Cecc e dal rabbino Baruch Frydman-Kohl, esprime profonda inquietudine per le sofferenze inflitte ai cristiani nel continente africano e in Medio Oriente.
I cristiani sono oggi la comunità più perseguitata nel mondo
Se è vero che i cristiani non sono le uniche minoranze religiose ad essere vittime
discriminazioni nel mondo - scrivono i due leader religiosi – da diversi anni tutte
le organizzazioni per la difesa dei diritti umani e le agenzie dei Governi occidentali
sono concordi nel dire che essi sono il gruppo religioso più perseguitato nel mondo
oggi. Le cifre parlano chiaro: tra 200-230 milioni di cristiani sono oggetto di minacce
di morte, violenze, arresti e torture e tra 350-e 400 milioni sono discriminati nell’accesso
al lavoro e alla casa. Dati confermati da un’indagine pubblicata lo scorso febbraio
dall'istituto di ricerca statunitense Pew Research Center e dai rapporti annuali dell’Aiuto
della Chiesa che Soffre sulla libertà religiosa nel mondo.
L’esodo dei cristiani dal Medio Oriente una tragedia nella tragedia
La lettera ricorda quindi i ripetuti appelli rivolti da Papa Francesco alla comunità
internazionale per la protezione dei cristiani e delle altre minoranze perseguitate
, e in modo particolare il discorso all’Assemblea generale dell’Onu, il 25 settembre,
ma anche l’intervento, il 16 luglio, del rabbino capo inglese Jonathan Sacks alla
Camera dei Lord in cui aveva chiamato tutti i credenti e non credenti “a serrare
i ranghi perché siamo tutti in pericolo”. La missiva richiama inoltre l’attenzione
sull’esodo al quale sono costretti i cristiani dal Medio Oriente: una tragedia nella
tragedia – affermano - considerando che queste comunità sono presenti da millenni
in questa regione che è la culla del cristianesimo. Di qui l’appello al Governo canadese
a “cercare nuove strategie efficaci per fornire un’assistenza diplomatica e umanitaria
in grado di alleviare le sofferenze” dei cristiani perseguitati. (A cura di
Lisa Zengarini)
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