“Ai capi israeliani e palestinesi diciamo che è il momento di dar prova di coraggio, e di operare per una pace stabile fondata sulla giustizia. Basta rimandare”: nel suo messaggio di Natale il patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal lancia un appello per la Terra Santa perché vengano rispettate le risoluzioni internazionali, ascoltate le voci degli israeliani e dei palestinesi che aspirano alla pace e perché si agisca nel loro interesse. “Ciascuno dei due popoli della Terra Santa … ha diritto alla dignità, a uno Stato indipendente e ad una sicurezza duratura” aggiunge il patriarca che ha presentato alla stampa il suo messaggio questa mattina senza dimenticare le recenti vittime del terrorismo e il clima di paura diffusosi ovunque a causa soprattutto degli attentati in Europa, negli Stati Uniti e in Turchia.
Cessi il commercio delle armi che alimenta i conflitti in Medio Oriente
Sui conflitti in Medio Oriente il patriarca Twal ha evidenziato che si tratta di “terribili
guerre … alimentate dal commercio delle armi, che coinvolge numerose potenze internazionali”
con l’assurdo che “si parla da una parte di dialogo, di giustizia, di pace e si promuove,
dall’altra, si vendono armi ai belligeranti”. “A questi trafficanti d’armi senza scrupoli
e senza coscienza diciamo: convertitevi – ha aggiunto il patriarca –. La vostra responsabilità
in questa tragedia è grande e voi dovrete rispondere davanti a Dio del sangue dei
vostri fratelli”.
Lottare contro povertà e ingiustizie senza l’uso delle forze militari
Per il patriarca latino di Gerusalemme “la risposta militare e l’uso della forza non
possono risolvere i problemi dell’umanità. Occorre trovare quali sono le cause e le
radici di questo flagello, e affrontarle. Bisogna lottare contro la povertà e l’ingiustizia,
che possono costituire un terreno favorevole al terrorismo” e la risposta della Chiesa
e della comunità dei credenti è il Giubileo della Misericordia. “Quando la misericordia
diventa una componente dell’azione pubblica, allora riesce a condurre il mondo dalla
sfera degli interessi egoistici a quella dei valori umani - ha spiegato il patriarca
Twal - che definisce la misericordia “atto politico per eccellenza, a condizione di
considerare la politica nel suo senso più nobile, cioè la presa in carico della famiglia
umana a partire dai valori etici, dei quali la misericordia è una componente fondamentale,
che si oppone alla violenza, all’oppressione, all’ingiustizia e allo spirito di sopraffazione”.
Natale più sobrio in Terra Santa. Nelle parrocchie preghiere per le vittime
del terrorismo
Circa i festeggiamenti per il Natale in Terra Santa, infine, il patriarca Twal ha
specificato che la situazione attuale suggerisce di limitare gli aspetti più appariscenti
delle celebrazioni a favore di un approfondimento del loro significato spirituale,
da qui l’invito a “ogni parrocchia a spegnere per 5 minuti le luci dell’albero di
Natale, in segno di solidarietà con tutte le vittime della violenza e del terrorismo”
e ad offrire la Messa di Natale per le vittime e i loro familiari. (A cura
di Tiziana Campisi)
All the contents on this site are copyrighted ©. |