2015-12-16 14:00:00

Patriarca Twal, messaggio di Natale: basta sangue in Terra Santa


“Ai capi israeliani e palestinesi diciamo che è il momento di dar prova di coraggio, e di operare per una pace stabile fondata sulla giustizia. Basta rimandare”: nel suo messaggio di Natale il patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal lancia un appello per la Terra Santa perché vengano rispettate le risoluzioni internazionali, ascoltate le voci degli israeliani e dei palestinesi che aspirano alla pace e perché si agisca nel loro interesse. “Ciascuno dei due popoli della Terra Santa … ha diritto alla dignità, a uno Stato indipendente e ad una sicurezza duratura” aggiunge il patriarca che ha presentato alla stampa il suo messaggio questa mattina senza dimenticare le recenti vittime del terrorismo e il clima di paura diffusosi ovunque a causa soprattutto degli attentati in Europa, negli Stati Uniti e in Turchia. 

Cessi il commercio delle armi che alimenta i conflitti in Medio Oriente
Sui conflitti in Medio Oriente il patriarca Twal ha evidenziato che si tratta di “terribili guerre … alimentate dal commercio delle armi, che coinvolge numerose potenze internazionali” con l’assurdo che “si parla da una parte di dialogo, di giustizia, di pace e si promuove, dall’altra, si vendono armi ai belligeranti”. “A questi trafficanti d’armi senza scrupoli e senza coscienza diciamo: convertitevi – ha aggiunto il patriarca –. La vostra responsabilità in questa tragedia è grande e voi dovrete rispondere davanti a Dio del sangue dei vostri fratelli”.

Lottare contro povertà e ingiustizie senza l’uso delle forze militari
Per il patriarca latino di Gerusalemme “la risposta militare e l’uso della forza non possono risolvere i problemi dell’umanità. Occorre trovare quali sono le cause e le radici di questo flagello, e affrontarle. Bisogna lottare contro la povertà e l’ingiustizia, che possono costituire un terreno favorevole al terrorismo” e la risposta della Chiesa e della comunità dei credenti è il Giubileo della Misericordia. “Quando la misericordia diventa una componente dell’azione pubblica, allora riesce a condurre il mondo dalla sfera degli interessi egoistici a quella dei valori umani - ha spiegato il patriarca Twal - che definisce la misericordia “atto politico per eccellenza, a condizione di considerare la politica nel suo senso più nobile, cioè la presa in carico della famiglia umana a partire dai valori etici, dei quali la misericordia è una componente fondamentale, che si oppone alla violenza, all’oppressione, all’ingiustizia e allo spirito di sopraffazione”.

Natale più sobrio in Terra Santa. Nelle parrocchie preghiere per le vittime del terrorismo
Circa i festeggiamenti per il Natale in Terra Santa, infine, il patriarca Twal ha specificato che la situazione attuale suggerisce di limitare gli aspetti più appariscenti delle celebrazioni a favore di un approfondimento del loro significato spirituale, da qui l’invito a “ogni parrocchia a spegnere per 5 minuti le luci dell’albero di Natale, in segno di solidarietà con tutte le vittime della violenza e del terrorismo” e ad offrire la Messa di Natale per le vittime e i loro familiari. (A cura di Tiziana Campisi)








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