2015-12-16 14:00:00

Belgio: opuscolo dei vescovi per l’accoglienza dei migranti


“Vivere insieme con rifugiati e migranti, nostri fratelli e sorelle”: si intitola così l’opuscolo diffuso ieri dai vescovi del Belgio sul tema delle migrazioni. Nel documento, i presuli ricordano ai cristiani il dovere evangelico di essere dalla parte di coloro che soffrono e richiedono, al contempo, una politica migratoria coerente e sostenibile.

Dovere evangelico è stare accanto a chi soffre
"Ero forestiero e mi avete accolto", dice Gesù nel Vangelo di Matteo (Mt 25, 35) – si legge nell’opuscolo - Come cristiani, quindi, è nostro dovere evangelico essere al fianco di coloro che soffrono”.  “Insieme a Papa Francesco – continua il documento - anche noi vescovi siamo preoccupati per la sorte delle persone che sono state costrette a venire in Belgio, senza alcun punto di riferimento, senza accompagnamento o prospettive future”. Di qui, il richiamo all’Esortazione apostolica “Evangelii gaudium” in cui il Pontefice esorta tutti i Paesi ad "una generosa apertura che, invece di temere la distruzione dell’identità locale, sia capace di creare nuove sintesi culturali”. (EG 210).

Promuovere politica migratoria coerente e sostenibile
“Con quale spirito – è la domanda dei vescovi belgi – noi cittadini o cristiani accogliamo gli immigrati? In questo senso, l’opuscolo offre testimonianze edificanti per capire come accogliere i migranti nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, sul posto di lavoro, così da implementare, insieme ai leader politici nazionali, una politica migratoria coerente e sostenibile”. Si tratta, ribadiscono i presuli, “di mettere a punto una politica ed un atteggiamento che rendano il nostro pianeta una ‘casa comune’ per tutti. Perché, a partire dall’opzione preferenziale per i poveri, ciò favorirà la solidarietà”.

Aiutare Paesi d’origine dei migranti
I presuli si domandano, inoltre, “come fare per aiutare i Paesi di origine dei migranti, in uno spirito di sostegno reciproco e di rispetto della dignità di ogni persona”. L’opuscolo si conclude rimarcando che l'arrivo in Europa di “nuove generazioni in grado di suscitare un rinnovamento del 'Vecchio Continente', rappresenta una opportunità per la società”. (A cura di Isabella Piro)








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