A un giorno dall’arrivo del tifone Melor, forti piogge hanno colpito la capitale Manila e frane e inondazioni potrebbero oltrepassare i confini dell’arcipelago filippino in direzione delle coste cinesi e vietnamite.
Il tifone in numeri
Sono per ora sette le province attraversate da Melor, quattro i morti, tre milioni
le persone rimaste senza elettricità e 750.000 quelle evacuate. Il tifone, terzo nella
categoria Saffir-Simpson, ha imposto la chiusura delle scuole in una dozzina di province,
fermato traghetti e pescherecci e fatto sospendere, finora, più di 70 voli civili.
Luzon, l’isola maggiore dell’arcipelago filippino, sotto scacco
Nel suo passaggio sulla ‘bowling alley’, Melor ha investito per prima l’isola agricola
Samar, già vittima nel 2013 del super-tifone Hayan, poi le coste delle isole Romblon
e le regioni centrali e meridionali dell’isola di Luzon, territorio che include la
capitale, Manila.
Massima allerta nelle Filippine ed oltre
Nelle Filippine, dove l’80% della popolazione è cattolica, i giorni che separano dal
Natale si preannunciano tesi. Sono per ora 8 milioni gli abitanti in pericolo e il
loro numero potrebbe aumentare. A due mesi dai devastanti effetti del tifone Koppu,
Melor potrebbe espandersi e raggiungere nelle prossime ore le coste della Cina e del
Vietnam. (N. L.)
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