2015-12-14 16:03:00

Giubileo e poveri. L'esperienza di San Marcellino a Genova


"Per noi questo Giubileo straordinario significa Speranza. Mette sotto gli occhi di tanti una serie di persone e di sofferenze che spesso tendiamo a non vedere". Padre Nicola Gay SJ è il Presidente dell'associazione e fondazione San Marcellino, di Genova. Ci racconta l'esperienza di settant'anni di questa realtà che attualmente è costituita da un centro di ascolto con un centinaio di contatti giornalieri, due accoglienze notturne anche per donne, tre comunità di cui una per donne, circa quindici alloggi assistiti, cinque laboratori di educazione al lavoro, due mense collegate, due centri diurni, un ambulatorio medico, una équipe di strada e altre attività di sostegno e avvicinamento alla strada anche notturno e invernale. 

"Essere attenti agli ultimi vuole dire essere attenti a tutti", riprende il gesuita. "Non c’è nessun tratto di pauperismo in quello che fa il Papa. Semplicemente, e fortunatamente, egli insiste sul fatto che il messaggio di Gesù è qualcosa che porta a cambiare la nostra vita: non si può essere cristiani e dimenticarsi di tutte le ingiustizie e le sofferenze che ci sono dietro l'angolo. E’ questa l'incarnazione del Vangelo". E conclude con una riflessione sul terzo settore: "Il terzo settore è un ambito dove il volontariato rischia di rimanere schiacciato. Ci sono onlus che hanno vantaggi fiscali con possibilità di accedere al 5 per mille, ma dentro le onlus poi c’è di tutto - denuncia - enti che si occupano degli altri a servizio della collettività, ma anche altre che proprio non lo sono (Università, circoli, associazioni sportive…) e che finiscono col rendere un po’ ambiguo questo terzo settore. E’ un problema serio con cui ci veniamo a trovare quando dobbiamo affrontare le nostre attività". 








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