2015-12-13 12:54:00

Francia. Sondaggio sulla vita consacrata: vocazioni in crescita


Un francese su dieci ha pensato almeno una volta nella vita di entrare in un ordine religioso, una cifra che sale al 15 per cento tra i giovani tra i 18 e i 24 anni e al 14 per cento tra quelli tra i 25 e i 34 anni. E’ risultato di uno studio sulla vita consacrata realizzata dall’Istituto OpinionWay per la Conferenza dei religiosi e delle religiose di Francia (Corref).

Un trend che si osserva da qualche anno
Un risultato sorprendente nella patria della laïcité e che colpisce anche padre Jean-Pierre Longeat, presidente della Corref: “Anche se per alcuni si tratta solo di una vaga idea, vuol dire che le vocazioni ci sono!”, dice al quotidiano “La  Croix”. Per suor Nathalie Becquart, direttrice del Servizio nazionale per l’evangelizzazione della Conferenza episcopale francese,  i dati confermano un trend che si osserva da qualche anno.

Ancora diffusi alcuni luoghi comuni sulla vita religiosa
L’indagine indica che il 65 per cento dei francesi ha una buona immagine della vita consacrata. E tuttavia oggi questa scelta fa paura: per il 58 per cento degli intervistati essa si scontra con il desiderio di fondare una famiglia, con i timori di un impegno a vita  (25 per cento) o con la paura di non potere rispettare i voti presi (12 per cento). Il 63 per cento dei francesi (il 67 per tra i giovani) considera la vita consacrata “un modo per alcuni di fuggire dal mondo” e soltanto il 50 per cento (43 per cento tra i giovani) come un “servizio utile per la società”. La stessa domanda posta a giovani professi ha ottenuto risposte opposte: l’85 per cento si sente utile alla società e il 93 per cento afferma di non sentirsi fuori dalla realtà. Per suor Nathalie, la principale difficoltà dei promotori vocazionali è quella di cambiare questa percezione della vita consacrata e una soluzione in questo senso potrebbe essere quella di promuovere incontri tra i giovani e i consacrati.

La sete di spiritualità più sentita tra i giovani
L’indagine ha anche analizzato la spiritualità dei giovani tra i 18 e i 40 anni, con un’attenzione particolare a quelli tra i 18 e i 24 anni, età decisiva per le vocazioni. Anche qui si riscontra una maggiore sete di spiritualità tra i più giovani: il 51 per cento considera probabile, o certa l’esistenza di Dio, mentre il 25 per cento si dice praticante. Di fatto si tratta della fascia d’età più credente in Francia oggi. (L.Z.)








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