2015-12-13 12:30:00

Convenzione tra Conferenza episcopale svizzera e Chiese cantonali


Promuovere una maggiore collaborazione: questo, in sintesi, l’obiettivo della convenzione siglata oggi tra la Conferenza dei vescovi svizzeri (Ces) e la Conferenza centrale cattolico-romana di Svizzera, ovvero l’associazione delle organizzazioni cantonali di diritto pubblico ecclesiastico (Rkz). Istituita nel 1971, la Rkz ha il compito di cofinanziare istituzioni ecclesiastiche intercantonali, interdiocesane e linguistiche. A firmare il documento, mons. Markus Büchel, presidente uscente della Ces, e Hans Wüst, presidente uscente della Rkz.

Accordo di collaborazione e cofinanziamento
“Nello specifico – spiega una nota della Ces – si tratta della conclusione di due accordi: una convenzione sui principi che regolano la collaborazione tra i due organismi, ed un nuovo contratto di cofinanziamento che regola il coordinamento delle decisioni di natura pastorale e finanziaria nelle diverse regioni linguistiche della Svizzera”. In quest’ultimo ambito, si stabilisce “l’azione congiunta di Ces e Rkz nell’attribuzione di mezzi finanziari alle istituzioni ecclesiastiche attive” in Svizzera, tra cui i centri formativi, gli organismo pastorali per i giovani ed i migranti e gli enti mediatici ecclesiali.

Centrale la questione dei rapporti Stato-Chiesa
Tale convezione, continua la nota, “è legata ai mutamenti sociali ed ai cambiamenti avvenuti nel panorama religioso, che lanciano sfide importanti allea Chiesa cattolica elvetica”, come “la questione dei rapporti Stato-Chiesa e l’organizzazione del finanziamento costante alla vita ecclesiale”. “Di fronte a questi problemi – sottolinea ancora la nota – linee salde di cooperazione tra le istanze pastorali e le autorità di diritto pubblico ecclesiastico sono destinate ad occupare un posto sempre più importante”.

Incentivare l’informazione reciproca tra i due organismi
Basata “sul riconoscimento reciproco, tra la Ces e la Rkz, dei rispettivi compiti, competenze e ruoli specifici”, la convenzione affronta anche il nodo della comunicazione, sottolineando l’importanza della “informazione reciproca e la comunicazione diretta con i fedeli, in caso di argomenti di particolare importanza”. Infine, l’accordo prevede la creazione di “un organismo comune incaricato di sviluppare la cooperazione tra i due organismi, a livello strategico ed operativo”.

La struttura specifica della Chiesa svizzera
Da notare che la Chiesa svizzera ha una sua specifica struttura organizzativa legata alla organizzazione federale dello Stato elvetico che pone la regolamentazione dei rapporti con la religione sotto l'autorità sovrana dei cantoni. In pratica, oltre alle diocesi e alle parrocchie (le strutture tradizionali della Chiesa cattolica universale), in ogni cantone ci sono enti di diritto pubblico ecclesiastico create dallo Stato e ai quali è attribuito il potere di riscuotere dai fedeli le imposte ecclesiastiche, a condizione di attenersi ai principi democratici che governano organismi elettivi. (I.P.)








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