2015-12-09 14:13:00

Giubileo: 4000 operatori per l’accoglienza e la sicurezza


Sono circa 200mila in totale le persone che ieri hanno partecipato ai vari eventi per l'apertura del Giubileo. Il dato è fornito dalla Questura. I dispositivi di sicurezza e di accoglienza dei pellegrini hanno funzionato senza criticità di ordine pubblico, grazie ad una macchina organizzativa che impiega migliaia di operatori e nuove tecnologie. Marco Guerra ne ha parlato con Giuseppe Cerrone, viceprefetto aggiunto e responsabile della sala gestione del Giubileo:

R. – Ieri è stata una giornata di grande serenità: tutto si è svolto secondo le previsioni. Tutti i servizi sia in termini di sicurezza sia in termini di accoglienza che la città aveva predisposto e aveva potenziato per l’occasione sono certamente andati a buon fine. Le presenze che noi possiamo registrare con ragionevole dose di certezza sono sicuramente quelle legate agli eventi per così dire “statici” della giornata, quindi la Santa Messa, l’apertura della Porta Santa e l’Angelus. Al momento dell’apertura della Porta Santa noi abbiamo registrato la presenza di circa 50mila persone. Il numero poi è sicuramente cresciuto per l’Angelus. Nel corso della giornata c’è stato un ulteriore flusso di persone che si è recato verso San Pietro e che addirittura si è dilungato fino alla sera per l’evento – tra l’altro bellissimo – di Fiat Lux. Quindi quel numero che abbiamo detto sopra è cresciuto in relazione a questo flusso continuo di arrivi e di passaggi per Piazza San Pietro.

D. – In campo c’erano quattromila uomini, tante altre istituzioni impegnate sul territorio. Poi c’è la sala gestione del Giubileo di cui lei fa parte. Questa squadra accompagnerà tutta la durata del Giubileo?

R. – Certo. Il numero che lei ha detto in realtà comprende oltre tremila uomini delle forze dell’ordine e si arriva a quattromila aggiungendo gli operatori della macchina del soccorso, i volontari della protezione civile comunale che sono una spina dorsale degli eventi che hanno come scenario San Pietro, i vigili del fuoco e gli operatori sanitari. La sala gestione del Giubileo è il luogo della regia di tutte queste componenti. Ormai è entrata a pieno regime e accompagnerà tutto il Giubileo con diverse configurazioni; non tutti i 347 giorni del Giubileo romano avranno lo stesso grado di complessità. La maggior parte dei servizi a cui facevo riferimento sono necessariamente legati al numero dei pellegrini attesi che varierà in relazione alla tipologia dei tanti eventi giubilari che abbiamo in calendario. La sala quindi consente di fare questa regia grazie alla presenza al suo interno di tutte le principali componenti deputate all’accoglienza e alla gestione dei servizi della città di Roma, dai trasporti, alla sanità, alla protezione civile e alle forze dell’ordine.

D. – Una specie di ‘cervello’ centrale che coordina l’intervento di tutte le forze in campo …

R. – Esatto. Si è parlato molto anche in questi giorni delle telecamere che noi riusciamo a gestire: sono state messe comunque a beneficio di questa sala dove abbiamo la possibilità di osservare tutte le telecamere che insistono sugli scenari del Giubileo.

D. – Per i prossimi mesi quali sono le date cerchiate di rosso?

R. – L’attenzione sarà costante per tutto l’anno. È chiaro che la nostra attenzione va per quegli eventi cari ai pellegrini che avranno luogo la primavera prossima: dalla cerimonia in onore di Padre Pio, alle festività pasquali, alle giornate che si succederanno dopo le festività pasquali. Questo è il target per un ulteriore rafforzamento e perfezionamento che la nostra macchina dovrà registrare in questi mesi.

D. – Quali sono le zone calde della città, quelle che appunto si trovano sotto la lente d’osservazione delle varie istituzioni?

R. – Noi abbiamo concentrato i nostri sforzi innanzi tutto - e non poteva essere diversamente - nella zona di San Pietro, che sarà lo scenario della maggior parte delle cerimonie religiose. Non ci siamo però fermati qui; abbiamo già pianificato la programmazione della nostra attività sulle basiliche giubilari che tra l’altro saranno interessate già dal prossimo fine settimana dall’apertura delle Porte Sante - e quindi dall’afflusso dei pellegrini - per arrivare poi dopo ad un ulteriore cerchio concentrico di attenzione che va ai principali nodi di scambio della mobilità romana per rendere più agevole l’arrivo e la permanenza dei pellegrini a Roma.

D. – Un dispositivo di sicurezza che si avvale di nuove tecnologie e di grandi professionalità. Tutto questo per non far sentire la città e i pellegrini in un ambiente militarizzato. C’è anche un tocco di umanità in questa gestione del Giubileo?

R. – Il numero, la tipologia e la caratteristica degli operatori sul territorio sono tali da assicurare quel coordinamento e anche quell’afflato così umano che deve necessariamente caratterizzare un evento religioso. Bisogna rispettare il riserbo, il decoro dei luoghi. Per questo motivo anche la presenza fisica dei nostri operatori è stata comunque immaginata nel modo meno invasivo possibile. Questi controlli e l’approccio delle forze dell’ordine sono stati visti come un fattore di serenità per le persone che hanno partecipato alla cerimonia religiosa e che dopo questi controlli hanno potuto concentrarsi esclusivamente sulla cerimonia religiosa in tutta serenità.








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