“Un grande evento dello Spirito che guida ancora la Chiesa nel mondo moderno”, come “una bussola”: scrive così la Conferenza episcopale irlandese (Irc) in una nota diffusa in occasione del 50.mo anniversario del Concilio Vaticano II, che ricorre l’8 dicembre. In particolare, i presuli esprimono “gratitudine a Dio” per i frutti di tale storico evento, come ad esempio il rinnovamento della liturgia, il rilancio della catechesi, le nuove iniziative ecumeniche, l’apertura della Chiesa al mondo delle comunicazioni sociali, la nascita di nuovi movimenti e comunità, la rinnovata attenzione pastorale verso i giovani, il matrimonio e la famiglia.
Discernere cosa lo Spirito dice alla Chiesa
di oggi
Ma questo 50.mo anniversario – notano i presuli –
rappresenta anche l’occasione per fare un bilancio, “consapevoli dei limiti e delle
nuove sfide” che attendono oggi la Chiesa irlandese, questioni “imprevedibili negli
anni ‘60”. “Ciò che conta, dunque – prosegue la nota – è discernere cosa lo Spirito
dice oggi alla Chiesa”, perché “se il Concilio è stato un evento dello Spirito, allora
sarà lo stesso Spirito ad aiutarci ad interpretare correttamente il Concilio”. La
necessità primaria, affermano i presuli, è quella di approfondire gli insegnamenti
conciliari, “in particolare la dimensione ‘secolare’ della Buona Novella della Chiesa”.
Rilanciare il ruolo dei laici
Di qui, il richiamo che i vescovi di Dublino fanno
al viaggio di Papa Giovanni Paolo II in Irlanda, avvenuto nel 1979 e che “ha aiutato
a realizzare, in modo nuovo e più profondo, la vocazione di tutti i battezzati” e
“l’importante ruolo dei laici nella tutela e nella promozione della vita familiare”.
Il Giubileo, occasione per rilanciare la
speranza e la misericordia
Poi, la Chiesa irlandese esorta a cogliere la celebrazione
dell’anniversario del Concilio come “un momento per impegnarsi nel rinnovamento”,
poiché nel Paese è in corso “un allontanamento dalla cultura cristiana o, per lo meno,
dalle forme istituzionali della Chiesa che hanno generato e cresciuto la cultura locale,
per secoli”. Guardando agli insegnamenti conciliari, dunque, bisogna riscoprire “come
essere Chiesa nel mondo moderno”. Infine, considerata la felice coincidenza tra l’anniversario
conciliare e l’inizio del Giubileo straordinario della misericordia, che si apre proprio
l’8 dicembre, i vescovi irlandesi esortano i fedeli a rilanciare la speranza e “la
misericordia di Dio”. (I.P.)
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