2015-12-05 11:28:00

Vescovi Usa a Congresso: la gente di Porto Rico soffre la fame


Un debito che supera i 70 miliardi di dollari: questa la terribile crisi finanziaria che sta affrontando Porto Rico, Stato libero associato degli Stati Uniti d’America. A sottolinearlo è mons. Thomas Wenski, arcivescovo di Miami, negli Usa. In una recente lettera al Congresso statunitense, mons. Wenski, nella sua veste di presidente del Comitato per la Giustizia interna e lo sviluppo umano della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, ha denunciato: "Il popolo di Portorico soffre la povertà più dolorosa, la fame, la disoccupazione persistente ed altri problemi sociali, come conseguenza della crisi finanziaria che pesa sull’economia del Paese".

La popolazione patisce le conseguenze della crisi di cui non è responsabile
E sono proprio i portoricani - afferma mons. Wenski, citato dall’agenzia Fides - che "senza avere la responsabilità della situazione, subiscono la maggior parte delle conseguenze", sottolinea il presule. Per questo, nella sua lettera, l’arcivescovo di Miami esorta il Congresso statunitense ad approvare una proposta di legge chiamata "Portorico Chapter 9 Uniformity Act" che, in caso di fallimento, darebbe al governo portoricano le stesse tutele accordate alle città americane.

Tutelare le persone più vulnerabili
"Dal momento che Porto Rico non è una nazione sovrana, né uno Stato – spiega il presule – esso non ha praticamente alcuna possibilità di ristrutturare il proprio debito e affrontare la crisi". Di qui, la sottolineatura del fatto che "gli strumenti finanziari dovrebbero incoraggiare lo sviluppo, non la privazione. Tutti noi abbiamo una responsabilità comune per proteggere i nostri fratelli e sorelle poveri e vulnerabili in tutto il mondo". Bloccato da una recessione economica lunga un decennio, Porto Rico vede oggi il 45% della sua popolazione vivere in povertà. (I.P.)








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