Ci sarebbe un legame tra il sedicente Stato islamico e la sparatoria di mercoledì scorso in California che ha provocato 14 morti e oltre 20 feriti. L’Is appoggia sul web la strage e minaccia ancora l’America. Le indagini sul caso considerato come “un atto di terrorismo” proseguono tra le polemiche per un possibile inquinamento delle prove. Adriana Masotti:
Al momento "non ci sono indicazioni che i due killer facessero parte di un gruppo
organizzato o di una cellula terroristica". Così il capo dell'Fbi, James Comey che
però ha confermato "questa è ora un'indagine federale sul terrorismo". Sull’web l’Is
esulta festeggiando la strage di San Bernardino e lanciando nuove minacce. Un'immagine
mostra una veduta aerea di New York con la bandiera nera del sedicente Stato islamico
che sventola sull'Empire State Building. Intanto ha sollevato violente polemiche l’irruzione
di giornalisti con telecamere nella casa della coppia responsabile del massacro per
il rischio di inquinamento delle prove ad indagini ancora in corso: "Lode ad Allah
che mi ha sollevato dalla sofferenza", sarebbe la scritta di un adesivo trovato nell’
abitazione. Secondo gli investigatori Tashfeen Malik, la donna del commando, nata
in Pakistan, aveva espresso sostegno al califfato in un messaggio su Facebook proprio
nel giorno della strage. La coppia dunque potrebbe essere stata "ispirata" dallo Stato
islamico. In casa dei killer la polizia ha trovato esplosivi, munizioni e istruzioni
per fabbricare una bomba. Secondo il Daily Mail, che cita funzionari USA, la donna
era legata alla Moschea Rossa, la più radicale di Islamabad già nota per fatti di
violenza.
Ieri le vittime della sparatoria di San Bernardino e i parenti sono stati ricordati
dal presidente Obama, al tradizionale appuntamento dell’accensione dell'albero di
Natale alla Casa Bianca con la bandiera americana a mezz’asta in segno di lutto.
All the contents on this site are copyrighted ©. |