2015-12-04 11:30:00

Zenari: uso forza non può essere unica soluzione a crisi siriana


L'uso della forza non può essere l'unica soluzione alla crisi siriana: è quanto afferma il nunzio apostolico a Damasco, mons. Mario Zenari, che torna a richiamare l'attenzione su un Paese stremato da quasi cinque anni di guerra. Sale, intanto, l'allerta attentati in Gran Bretagna dopo il via libera del Parlamento ai raid inglesi contro basi jihadiste del sedicente Stato islamico in Siria. Ma ascoltiamo mons. Zenari al microfono di Gabriella Ceraso:

 R. – La gente è talmente occupata con la vita quotidiana, con i problemi di ogni giorno, adesso che si avvicina  anche l’inverno… Quello che è nell’animo di tutti è che termini questa guerra, la violenza, lo spargimento di sangue e che si torni a lavorare.  Credo che poi per la gente – dopo quasi 5 anni di guerra – sia anche difficile esprimersi, vedendo ancora gente che muore… Questo fa male!

D. – Mons. Zenari, le giro le affermazioni dell’arcivescovo di Canterbury proprio su queste ulteriore decisioni dei raid aerei da parte della Gran Bretagna. Lui ha detto: “La guerra non è sufficiente! Serve un approccio molto più completo”. Queste le sue parole. Secondo l’arcivescovo è anche importante andare ad incidere sulle affermazioni ideologiche degli estremisti e questo sarebbe importante che lo facessero proprio i Paesi arabi, Arabia Saudita, Qatar… Che ne pensa?

R. – Direi che qui c’è tutto un ampio lavoro – è chiaro! – di dialogo, di lavoro sul campo culturale. E questo dovrebbe essere il primo campo di battaglia. Del resto anche nella coalizione tutti dicono che questo conflitto non si può risolvere solamente con la forza. E questo è ormai nella mentalità di tutti…

D. – Di rifugiati non se ne parla più: sembra siano scomparsi dall’attenzione internazionale. Persone che scappano dalla Siria, persone che cercano altrove pace,  sicurezza e una casa dove stare: lei ha notizie su questo fronte? Qual è la realtà?

R. – Soprattutto i giovani non vedono un futuro e quindi sono portati ad emigrare. Direi che questa è un’altra arma contro la Siria. Non saprei adesso in quale misura, se sia aumentato o se sia diminuito, ma c’è ancora questo esodo. E si vede anche tra i cristiani: si notano dei posti vuoti nelle Chiese… Finché il conflitto continuerà, purtroppo ci sarà sempre questo esodo. 








All the contents on this site are copyrighted ©.