2015-12-03 16:32:00

Nel 2014 il 22% degli italiani a basso reddito


Il 22,3% degli italiani nel 2014 era a basso reddito, ovvero sotto la soglia di 9.600 euro. Lo afferma Bankitalia che mette in luce come questa percentuale sia aumentata dal 2006 ad oggi. Ad oggi, il 5% delle famiglie detiene più del 30% della ricchezza nazionale. Alessandro Guarasci:

La crisi in Italia nel 2014 ha colpito le famiglie in modo duro ma la fase del declino sembra passata. Lo scorso anno il reddito familiare netto medio è stato di 30.500 euro, circa 2.500 al mese arrestando la caduta che proseguiva dal 2008. Ma questa, almeno per il momento sembra una magra consolazione. Sempre nel 2014, Il 22,3% degli italiani era a basso reddito, ovvero guadagnava meno di 9.600 euro. Questa soglia è meno del  60% del reddito equivalente mediano.

Dunque in Italia ancora troppi poveri, soprattutto se si pensa che il 5% delle famiglie lo scorso anno aveva ognuna un patrimonio di 1,3 milioni a nucleo, detenendo oltre il 30% della ricchezza complessiva. E c’è da aggiungere che la ricchezza netta degli anziani è superiore di oltre tre volte quella dei giovani, soprattutto perché chi ha tra i 18 e i 34 anni nel 2014 ha visto dimezzarsi il patrimonio rispetto al ’95. Il giurista esperto di economia Nunzio Bevilacqua:

“Le difficoltà dipendono fondamentalmente dal fatto che il lavoro oggi dà un’autonomia finanziaria alle famiglie molto inferiore a quella che poteva dare 20 anni fa. Fondamentalmente le pensioni hanno tenuto e quindi il fatto che le pensioni abbiano tenuto mentre i redditi siano andati scendendo, a livello proprio di capacità finanziaria, ha comunque distanziato queste due categorie dei pensionati e dei lavoratori. Inoltre, c’è il fatto che comunque i pensionati hanno maggiormente patrimonializzato e alle volte hanno anche minori necessità finanziarie rispetto a quelle di una famiglia in crescita. Il vero problema oggi è cercare di sostenere soprattutto il reddito degli autonomi e dei lavoratori delle giovani fasce d’età perché saranno poi quelli che consentiranno di sostenere il peso pensionistico”

Nei fatti però, secondo l’Istat il 40,3% dei pensionati percepisce un reddito da inferiore a 1.000 euro al mese. La spesa per la previdenza però aumenta ed oggi è arrivata al 17% del Pil.








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