Le Chiese cattoliche di India, Pakistan, Bangladesh e Sri Lanka – tra i Paesi asiatici più colpiti dai cambiamenti climatici, dove i cattolici sono una minoranza – chiedono ai leader mondiali che si riuniranno il 30 novembre a Parigi per la Cop21 (la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici), di assumere misure immediate per difendere l’ambiente. Una presa di posizione - riferisce l'agenzia Sir - rafforzata dall’eco che ha avuto in Asia l’enciclica di Papa Francesco “Laudato si’”.
I disastri naturali in India
In India l’arcidiocesi di Delhi ha messo in campo alcuni programmi per tutelare le
comunità dalle imprevedibili condizioni meteorologiche, che hanno provocato imprevedibili
disastri: il più recente questo mese in Tamil Nadu, con 20 morti; nel 2014 in Jammu
e Kashmir sono morte 300 persone, nel 2013 nell’Uttarakand più di 1.000 vittime. In
India sono sempre più frequenti le alluvioni e i lunghi periodi di siccità, che hanno
causato 300mila suicidi di contadini negli ultimi 10 anni, per l’impossibilità di
ripagare i debiti per le sementi acquistate. “È nostro dovere seguire l’appello del
Papa e provare a riparare il danno causato alla madre terra”, dice padre Savai Raj,
direttore dell’ufficio sociale dell’arcidiocesi di Delhi.
Gli effetti dei cambiamenti climatici in Pakistan e Bangladesh
A Lahore, in Pakistan, lo scorso 21 novembre si è svolta una marcia interreligiosa
che ha riunito cristiani, musulmani, indù, sikh. Anche il Pakistan sta scontando gli
effetti dei cambiamenti climatici: alluvioni, degrado ambientale, inquinamento dell’acqua
e conseguenze negative sul bestiame e sulle pratiche agricole. Per non parlare del
Bangladesh, uno dei Paesi più vulnerabili al mondo: “Dio perdona e le persone possono
perdonarsi tra loro – afferma Francis Atul Sarkar, di Caritas Bangladesh, all’agenzia
cattolica Ucanews -. Ma la natura non perdona i nostri errori”.
Sri Lanka: lo spostamento dei periodi dei monsoni creerà danni all'agricoltura
In Sri Lanka il governo ha già annunciato che lo spostamento del periodo dei monsoni
causato dai cambiamenti climatici potrebbe provocare scarsità di acqua in molte zone
dell’isola, con ripercussioni negative sulla vita dei contadini più poveri. Padre
Reid Shelton Fernando, cappellano del movimento dei giovani lavoratori cristiani dell’arcidiocesi
di Colombo, spiega che molti gruppi cristiani si stanno impegnando per sensibilizzare
la popolazione e prevenire ulteriori danni, portando il messaggio della “Laudato si’”
nei contesti locali. (R.P.)
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