“La componente più rilevante nel rapporto tra diocesi e comunità religiose è la convivenza”. Lo ha dichiarato il card. João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, in Corea del Sud per una visita ufficiale di quattro giorni. “Il Papa sta preparando un documento sul rapporto che deve instaurarsi tra vescovo e Superiore o Superiora generale di una congregazione religiosa. La chiave di tale rapporto sta nella spiritualità della solidarietà e della convivenza”, ha sottolineato il porporato durante l’incontro a Myeongdong, prima tappa della sua visita, con il card. Andrew Yeom Soo-jung, arcivescovo di Seoul. Presenti, tra gli altri, anche mons Peter Chung Soon-taek, vescovo ausiliare, e i sacerdoti diocesani.
La gioia e la felicità di essere cristiani
Il card. Braz de Aviz ha spiegato che durante l’Anno della Vita Consacrata ha avuto
l’opportunità di visitare diverse comunità religiose di tutto il mondo e il suo obiettivo
è quello di focalizzare la sua attenzione su Africa e Asia. “E’ bello vedere qui in
Corea come giovani religiosi e religiose lavorino insieme ai sacerdoti coetanei” ha
rilevato il prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le
Società di Vita Apostolica. “Qui ho sentito la gioia e la felicità di essere cristiani”
ha aggiunto.
Messa di ringraziamento per l’Anno della Vita Consacrata
Al termine dell'incontro il porporato ha visitato la Casa generalizia della Società
Missionaria Coreana, la comunità fondata nel 1975 da mons. Giovanni Choi Jae-seon,
allora vescovo emerito di Busan. Durante la sua visita, inoltre, il card. Braz de
Aviz ha presieduto la Messa di ringraziamento per l’Anno della Vita Consacrata con
i vescovi coreani e più di 1.500 religiosi e religiose nella cattedrale di Myeongdong.
(A cura di Davide Dionisi)
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