In Siria anche ieri è stata una giornata di pesanti bombardamenti sulle basi del sedicente Stato islamico nelle regioni di Raqqa, roccaforte dei jihadisti, e di Dayr az-Zor. Numerosi i raid da parte delle aviazioni francese e russa, mentre anche gli Stati Uniti potrebbero intensificare gli attacchi. Sentiamo Giancarlo La Vella:
La pressione sulle basi dello Stato Islamico, con attacchi giornalieri, mira a
neutralizzare l’operatività dell’Is e, di conseguenza, a interrompere la linea di
contatto con le cellule terroristiche in Europa. Anche gli Stati Uniti sarebbero rponti
a cambiare le regole di ingaggio, colpendo anche la produzione petrolifera, sinora
esclusa dal mirino di Washington. Azioni anti Is anche in Turchia e Kuwait, dove ci
sono state espulsioni e smantellamenti di cellule locali legate al jihadismo. La commissione
per i diritti umani delle Nazioni Unite, su istanza di Qatar e altri Paesi arabi,
ha adottato la bozza di
risoluzione saudita che condanna l'intervento in Siria di Iran e Russia.
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