2015-11-20 14:30:00

Global Index: dove uccide il terrorismo


Il terrorismo uccide sempre di più, ma solo in minima parte in Europa o in Nord America. E l’organizzazione più devastante in assoluto non è il sedicente Stato Islamico ma Boko Haram, gruppo nigeriano che sarebbe affiliato al “califfo” Abu Bakr al Baghdadi ma che opera in autonomia sin dalla nascita nel 2002. Lo rivela il Global Terrorism Index 2015, pubblicato dall’Institute for Economic and Peace dopo gli attentati di Parigi a partire dalla classificazione di oltre 140.000 episodi.

Nel 2014 le vittime del terrorismo sono state 32.658, l’80% in più rispetto al 2013
Nel 78% dei casi le uccisioni sono avvenute in Iraq, Afghanistan, Nigeria, Pakistan e Siria, anche se il numero dei Paesi dove i morti sono stati più di 500 è aumentato da 5 a 11 (con l’aggiunta di Somalia, Ucraina, Yemen, Repubblica Centrafricana, Sud Sudan e Camerun). La situazione in assoluto in più rapido deterioramento - riporta l'agenzia Misna - riguarda la Nigeria, dove il numero dei morti causati dal terrorismo (7.512) è cresciuto in un anno addirittura del 317%, in gran parte a causa degli attentati di Boko Haram. Questa organizzazione si è resa responsabile della morte di 6.644 persone, superando perfino gli alleati di Al Baghdadi, ai quali nel rapporto sono attribuite 6.073 vittime.

Paesi più colpiti in Africa e Medio Oriente
Gli esperti dell’Institute for Economic and Peace, un Centro di ricerca fondato dall’Università statunitense del Maryland, evidenziano che i Paesi più colpiti sono in stragrande maggioranza africani e mediorientali. Nel territorio dell’Unione Europea e in Nord America, dal 2000, attentati dell’11 settembre compresi, le vittime sono state “solo” il 2,6% del totale. Infine, uno spunto sul nesso tra terrorismo e rifugiati: 10 degli 11 Paesi dove nel 2014 i morti sono stati oltre 500 sono anche quelli all’origine del maggior numero di profughi. (V.G.)








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