2015-11-19 07:42:00

Siria. Jihadisti in fuga da Raqqa; attesa tregua a Damasco


Si concentrano sulla città siriana di Raqqa, roccaforte degli estremisti dello Stato islamico, i raid di Francia e Russia, che stanno causando un vero e proprio esodo dei jihadisti verso Mosul. Intanto c’è attesa a Goutha, nell’area di Damasco, per il cessate il fuoco di 15 giorni tra l’esercito di Assad e i ribelli che dovrebbe essere annunciato nelle prossime ore. Roberta Barbi:  

Sarebbero decine e, secondo l’Osservatorio nazionale siriano per i diritti umani, non siriani, bensì di nazionalità araba e straniera, i jihadisti che con le loro famiglie in queste ore stanno fuggendo da Raqqa, la città nel nord della Siria pesantemente bombardata da Francia e Russia, alla volta di Mosul, seconda città nelle mani dello Stato islamico. Proprio a Raqqa, negli ultimi tre giorni, con l’intensificarsi dei raid aerei, si contano almeno 33 morti tra i miliziani. E oggi è stata confermata da Pechino la morte dell’ostaggio cinese che l’Is aveva rapito a settembre assieme a un altro uomo di nazionalità norvegese. Sdegno per queste morti e una strenua condanna per quanto avvenuto arrivano sia dal governo cinese che da quello di Oslo. Per quanto riguarda il conflitto tra l’esercito siriano e i ribelli, c’è attesa a Goutha – roccaforte dei ribelli nell’area di Damasco - per un cessate il fuoco che dovrebbe essere annunciato nelle prossime ore e che dovrebbe durare 15 giorni: secondo fonti di sicurezza, il negoziato è ancora in corso e sarebbe condotto dai russi. “Se i siriani vorranno elezioni presidenziali non c’è alcuna linea rossa e se non mi vorranno come presidente sarebbe sbagliato rimanere agganciato al governo”: così, ieri, il presidente siriano Bashar al Assad in un’intervista al Tg1. “Nulla inizierà prima di aver sconfitto il terrorismo in Siria – ha aggiunto - l’Is non è nato in Siria ed è frutto anche di errori dell’Occidente”.    








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