2015-11-19 13:58:00

Mons. Gallagher: Comunità internazionale unita contro terrorismo


“La Comunità internazionale deve unirsi, mobilitare tutti i mezzi di sicurezza, per opporsi al terrorismo”. È quanto afferma mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati, commentando quanto sta avvenendo nel mondo dopo gli attentati del 13 novembre a Parigi. “Lo Stato, all’interno delle frontiere nazionali – osserva il vescovo -, ha l’obbligo di proteggere i suoi cittadini dagli attacchi e dalla presenza terroristica. L’intervento all’estero, invece, deve cercare la legittimità attraverso il consenso della Comunità internazionale a norma del diritto internazionale. Tuttavia, si è visto con chiarezza che non si può affidare la risoluzione del problema alla sola risposta militare. In questo momento la Comunità internazionale deve unirsi, mobilitare tutti i mezzi di sicurezza, per opporsi al terrorismo. Senza un’unità d’intenti di tutti gli attori politici e religiosi, questa lotta non sarà possibile”. 

Come dialogare con chi non è sensibile al dialogo?
​Circa un dialogo con il sedicente Stato Islamico - riferisce l'agenzia Sir - la posizione di Gallagher è netta: “In questo caso, ci possiamo domandare: come è possibile dialogare con chi non è sensibile al dialogo e rifiuta di conoscere l’umanità dell’altro? Com’è possibile dialogare quando ci sono posizioni fondamentaliste? In questo momento particolare vedo il dialogo molto difficile perché per dialogare si deve entrare in relazione con l’altro, si deve rispettare, anche minimamente, l’altro”.

“Atrocità intollerabili e mai giustificate” 
Mons. Paul Richard Gallagher commentando gli attentati del 13 novembre a Parigi afferma: “Siamo rimasti commossi e sgomenti, come ha detto anche il Santo Padre Francesco. In queste ore – afferma il vescovo – siamo vicini ai familiari delle vittime, ai feriti, alla Francia e anche a tutte le persone che in altri atti terroristici hanno perso i loro cari. Di fronte a queste atrocità, sempre intollerabili e mai giustificate, il mondo intero deve unirsi per salvaguardare la dignità della persona umana”. 

“Terza guerra mondiale a pezzi”
Mons. Gallagher si sofferma anche su quanto affermato da Papa Francesco a Tv2000, all’indomani degli attentati: quanto avvenuto è un pezzo della “terza guerra mondiale a pezzi”… “Il Santo Padre – spiega mons. Gallagher – ha usato quest’espressione per descrivere, giustamente, il dramma che vive l’umanità in questi ultimi anni. Sono tante le parti coinvolte nei conflitti, sono tante le aree geografiche che soffrono le conseguenze della guerra, sono tante le culture e i Paesi che piangono i loro figli. Non dobbiamo dimenticare un’altra caratteristica di questa cosiddetta ‘terza guerra mondiale a pezzi’: il suo campo di battaglia è un mondo globalizzato, dove perfino i conflitti locali e regionali hanno la capacità di estendersi con più forza e rapidità, provocando danni enormi a tutta la comunità mondiale”. (R.P.)








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