2015-11-19 16:46:00

Da Expo al Giubileo, modelli di sicurezza a confronto


Impostazione, tipologia e servizi nella sicurezza di Expo sono modelli adattabili anche al prossimo Giubileo. È quanto è emerso oggi dal convegno organizzato presso l’Aula Magna dell’Università Campus Bio-medico di Roma, dal titolo : “Da Expo al Giubileo: esperienze a confronto per la gestione della sicurezza". Elvira Ragosta:

Le esperienze maturate durante l’Expo di Milano alla luce del Giubileo della Misericordia, indetto da Papa Francesco per il prossimo 8 dicembre.  Di questo si è discusso nell’incontro di oggi soprattutto dopo gli attentati di Parigi e l’informativa dell’Fbi sul pericolo di attacchi a obiettivi italiani e su San Pietro. Fatte salve le differenze tra l’evento milanese dell’Esposizione universale e il prossimo Giubileo, ci sono dei punti di contatto tra i due eventi che rendono traslabile l’esperienza Expo a Roma, almeno nella tipologia e nei servizi. E’ quanto afferma  in questa intervista Manuel Di Casoli, responsabile della sicurezza per Expo2015:

R. – La capacità di flessibilità e di adattamento del modello sono traslabili nell’esperienza del Giubileo, perché anche il Giubileo, come l’esposizione universale, si trova a fronteggiare un periodo molto lungo, una concentrazione geografica che comunque investe anche la città e tutto ciò che circonda l’area di svolgimento delle principali manifestazioni del Giubileo. E soprattutto l’interazione tra i diversi attori, quindi l’integrazione tra le attività e i modelli di sicurezza delle aziende che sono coinvolte e degli enti istituzionali che sono coinvolti.

D. - Dopo quanto accaduto a Parigi e dopo l’informativa dell’Fbi su San Pietro e su Milano si tratta anche di gestire la paura …

R. – La paura è una sensazione normale dell’uomo ed è anche una cosa che lo mantiene in vita, quindi non è semplicemente un aspetto negativo. La paura è legata anche a una dimensione temporale, per cui essendo il Giubileo un evento che si distribuisce nell’arco di quasi un anno, l’influenza della paura è  destinata a modificarsi nel tempo. L’uomo si adatta a tantissime condizioni, tra le quali anche questa. E poi un po’ di sana fiducia anche nel vero organizzatore del Giubileo, lo Spirito Santo, penso che vada comunque riposta e sia un fattore estremamente importante.

D.  – Quanto sono importanti i controlli?

R. – I controlli lo sono ma non sono tutto. Anche perché non è ipotizzabile il fatto di controllare le persone in un’area estesa. Lo è nell’accesso, per esempio, all’area di San Pietro, a Via della Conciliazione. Non lo è ovviamente nell’area estesa di Roma che è immensa. I controlli sono sicuramente importanti ma sono importanti su un obiettivo puntuale. Noi invece ci troviamo a fronteggiare una minaccia che tutto sommato è diffusa. In questo penso che sia molto più importante il lavoro coordinato di tutte le istituzioni e anche della sicurezza che non si vede soprattutto, quindi della parte informativa e della parte di intelligence e di analisi e questo penso sia un lavoro fondamentale.

Sulle similitudini tra i due eventi abbiamo raccolto anche la dichiarazione del prof. Roberto Setola, direttore del master ”Homeland security” del Campus Bio-medico:

R. - Sono due eventi che si caratterizzano per loro natura dalla necessità di avere una fortissima pianificazione iniziale, in grado di prendere in considerazione tutti i vari aspetti, ma al tempo stesso una capacità di gestione di questi piani di emergenza in maniera estremamente dinamica, flessibile, centrando, nonostante siamo nell’era digitale, il tutto sulla figura umana, che è l’unica in grado di gestire la complessità di questi sistemi, di questi eventi. Dall’altro lato è fondamentale una forte collaborazione fra tutti i soggetti competenti: autorità pubbliche, privati, operatori e singole persone che devono essere attori protagonisti anche della sicurezza. Quello che è emerso da questo studio di oggi è che siamo in grado di gestire questi eventi. Come nazione, come città di Roma e di Milano abbiamo tutte le competenze e sappiamo farlo. Dobbiamo solo crederci e andare avanti.

 

 

 

 

 

 








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