Lo Stato africano del Malawi è in grosse difficoltà a causa della sospensione degli aiuti internazionali al Paese derivata dal cosiddetto “Cashgate”, cioè l’appropriazione da parte di politici e funzionari corrotti di fondi donati dall’estero e destinati a integrare il bilancio statale del Malawi. Ad annunciarlo è proprio il presidente, Arthur Peter Muthatika, che ha aperto la seduta parlamentare con un discorso durato 25 minuti, come riferito alla Fides da padre Piergiorgio Gamba, missionario monfortano da decenni nel Paese africano. Il presidente avrebbe citato anche la riduzione del 50% dell’erogazione dell’energia elettrica e la ricomparsa, nel Paese, della lebbra.
Il sostegno della Chiesa cattolica al Paese
“Dobbiamo costruire lo sviluppo dall’interno”, sono
state le parole del presidente per mobilitare il Paese, riportate da padre Gamba,
che commenta: “Di fatto la popolazione è abbandonata a se stessa”. Di recente, in
Malawi si è recato il segretario per i Rapporti con gli Stati, mons. Paul Richard
Gallagher, al quale il presidente Muthatika ha espresso il proprio riconoscimento
per il grande sostegno offerto al Paese dalla Chiesa cattolica, a partire dal processo
di transizione verso la democrazia fino alla promozione della pace e all’impegno nei
settori dell’educazione e della salute.
L’attesa per l’approvazione di leggi giuste
Il presidente Muthatika ha inoltre promesso che verranno
approvate nuove leggi attese da tempo, tra cui quella per la liberalizzazione dell’informazione
– promessa da 20 anni e sempre disattesa – e quella sulla proprietà terriera, che
dovrebbe porre fine alla situazione attuale per cui le grandi estensioni di terreno
agricolo sono nelle mani di pochi ricchi, oltre a quella sulla giustizia. (R.B.)
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