2015-11-14 09:00:00

A Vienna definito un programma per la pace in Siria


Il Vertice sulla crisi siriana a Vienna: le stragi terroristiche di ieri in Francia hanno persuaso la diplomazia internazionale a definire in poche ore oggi un programma preciso per la pace e una transizione politica consensuale in Siria, che sarà attuato già dalle prossime settimane. Stefano Marchi:

A Vienna, i Ministri degli Esteri di una ventina di Paesi influenti, tra cui l’Italia, hanno soprasseduto almeno per il momento ai profondi dissidi persistenti tra molti di loro, e si sono accordati su un calendario che prevede entro il prossimo primo gennaio l’inizio di negoziati tra il Governo di Al Assad e l’opposizione siriana moderata. L’obiettivo di queste trattative sarà la formazione entro sei mesi di un Esecutivo di transizione composto da entrambe le parti. Contemporaneamente, si cercherà di ottenere in Siria una tregua, che metta fine alla tragica guerra civile in corso da quattro anni, e permetta soprattutto alle potenze straniere intervenute militarmente nel Paese di lottare contro i terroristi dello Stato Islamico e di Jabha An Nusra. A questo fine, la Giordania è stata incaricata di proporre una lista unificata dei gruppi armati operanti in Siria che saranno considerati ufficialmente terroristici e, di conseguenza, saranno esclusi sia dalla tregua che dal Governo transitorio. Questo dovrà elaborare entro diciotto mesi una nuova Costituzione siriana. Poi nel martoriato Paese mediorientale si terranno elezioni libere, sia parlamentari che presidenziali, cui parteciperà anche la diaspora, ossia circa la metà della popolazione siriana. L’accordo raggiunto oggi a Vienna non ha risolto i dissidi sul futuro politico di Al Assad, né, per ora, quelli sui criteri di determinazione dei gruppi terroristici. Il Segretario di Stato americano, Kerry, ha affermato che in Siria la priorità sarà la lotta contro lo Stato Islamico, e che questa richiede una tregua tra le altre parti in conflitto nel Paese, dove si è anche deciso di intensificare l’assistenza umanitaria.

Da Vienna Stefano Marchi per la Radio Vaticana








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