2015-11-13 14:30:00

Le lettere dei bambini a Papa Francesco diventano un libro


“Caro Papa Francesco ti scrivo…”. Ogni giorno, nell’ufficio di corrispondenza del Pontefice, arrivano centinaia di lettere, disegni, messaggi di bambini di tutto il mondo. Ora un’antologia di questa originale e straordinaria corrispondenza viene pubblicata nel libro “Letterine a Papa Francesco” - in uscita il 19 novembre - a cura di Alessandra Buzzetti, vaticanista del Tg5, per la casa editrice Gallucci. Francesco ha dato il suo consenso alla realizzazione di questo libro, il cui ricavato andrà a sostegno dei bambini curati dal Dispensario pediatrico Santa Marta in Vaticano. Il servizio di Alessandro Gisotti:

“I bambini sono così: sorridono e piangono, due cose che in noi grandi spesso si bloccano, non siamo più capaci…” Il libro “Letterine a Papa Francesco” inizia con questa citazione del Pontefice. Parole che trovano conferma proprio sfogliando questo piccolo ma prezioso volume. Le storie raccontate dai bambini, le loro speranze e le loro paure, suscitano proprio quel sorriso e quel pianto di cui, come afferma il Papa, spesso gli adulti non sono più capaci. “A volte – scrive il piccolo Matteo da Scampia – la mia mamma la sera non cena dice che sta a dieta ma non è vero, lei mangia quello che resta dei nostri avanzi. La mia mamma – soggiunge – piange sempre e quando gli chiedo perché lei dice che gli bruciano gli occhi”. Su come è nata l’idea di scrivere questo libro, ai nostri microfoni la curatrice del volume, Alessandra Buzzetti:

“L’idea è nata da una richiesta che mi è arrivata dall’editore Gallucci, un editore per bambini. Ci chiedevamo appunto come affrontare il Pontificato di Papa Francesco, pensando di raccontarlo ai bambini. E quindi ci è venuto in mente di chiedere la possibilità di vagliare e di leggere le letterine che i bambini scrivono a Papa Francesco. E ci siamo anche accorti della quantità impressionante di corrispondenza che arriva nell’Ufficio Postale del Papa. Personalmente, leggere tutte queste lettere è stata davvero un’esperienza per me proprio bella e commovente, perché è impressionante come i bambini colgano proprio il cuore del messaggio di Francesco. E infatti la scelta è anche stata tematica: vedere gli aspetti più importanti anche del magistero del Papa visti dai loro occhi”.

Nelle lettere anche il dramma dei cristiani perseguitati
Le lettere non arrivano solo dall’Italia e al Papa non scrivono solo bambini cristiani. Colpisce il messaggio del piccolo Aziz, pakistano: “La principale ragione della mia lettera – scrive – è che ho sentito della coppia cristiana arsa viva”, “mi dispiace molto per loro e ti chiedo scusa”, “l’Islam non è questo”, “per favore perdona me e il Pakistan”. Anche il dramma dei cristiani iracheni cacciati dai terroristi dell’Is è presente nel libro. Dal campo profughi di Erbil, scrive Aiden. Esprime il suo affetto al Santo Padre, gli chiede una preghiera e incoraggiamento. Poi, con la semplicità disarmante di un bambino confida a Francesco: “Mi dispiace che ho lasciato la mia bicicletta a Qaraqosh”. C’è chi scrive al Papa per chiedergli di pregare per familiari o amici malati, per un padre che ha perso il lavoro, e chi confida la gioia della Prima Comunione. Ancora chi gli si rivolge come a un nonno molto speciale e chi gli chiede di pregare per la pace.

"Tu e Totti siete i miei miti"
Ovviamente, non mancano poi letterine che sicuramente avranno fatto sorridere Francesco. Da Buenos Aires, scrive Alver 9 anni. “Ti voglio bene Santo Padre”, poi scherza: “Tu sei del San Lorenzo, ma io sono tifoso della squadra più grande che c’è, il Boca”. E Raffaele da Roma, dopo avergli rivolto gli auguri per San Francesco, conclude: “Ricordati che tu e Totti siete i miei miti”. Molti i bambini che sono colpiti dai gesti e dalle parole del Papa. Leonardo, 11 anni, dall’Emilia Romagna gli scrive: “Sei un Papa meraviglioso e sei bravissimo a fare le Messe”. “Ogni volta che dici qualcosa -  confida Mario, da Formia – sono parole sante”. Zena racconta invece al Papa la gioia di poterlo presto vedere in un’udienza generale: “Sono emozionata – scrive – perché non sono mai stata davanti ad un’Eccellenza come te”. E aggiunge: “Spero che dopo averti visto riuscirò a migliorare il mio comportamento ascoltando le tue parole”.








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