2015-11-11 10:53:00

Papa a presidente Bosnia ed Erzegovina: andare avanti nel dialogo


Prima dell’udienza generale, alle 8.30, il Papa ha incontrato nello studio dell’Aula Paolo VI il presidente di turno della Presidenza collegiale della Bosnia ed Erzegovina, Dragan Čović, accompagnato da una delegazione del Comitato organizzativo dello Stato e della Chiesa per la visita pastorale da lui compiuta a Sarajevo il 6 giugno scorso. All'incontro era presente anche il cardinale Vinko Puljić, arcivescovo di Sarajevo. Il servizio di Adriana Masotti:

E’ il cardinale Puljić a parlare per primo per ringraziare Papa Francesco a nome dei presenti e di tutta la Chiesa cattolica della Bosnia ed Erzegovina, per quella sua visita a Sarajevo:

“Grazie di averci visitato, attirando così l’attenzione di tutto il mondo sulla nostra terra e, in particolare, sui cattolici croati, che in quei territori lottano per sopravvivere, per rimanervi e per la parità di diritti. Un grazie particolare per la vostra vicinanza e la preghiera per noi, che avete manifestato durante la vostra permanenza in mezzo a noi”.

Per custodire le parole pronunciate dal Papa e ricordare più a lungo quell’evento, dice il cardinale Puljić, è stato preparato un volume sulla sua presenza a Sarajevo ed è questo il dono che viene offerte a Francesco.

Un ricordo e un ringraziamento ricambiato: “Ancora io custodisco nel mio cuore tante cose grandi e belle che ho imparato da voi”, dice nel suo saluto il Papa:

“La capacità di sofferenza - avete sofferto tanto - la capacità di perdono o almeno di cercare il perdono, la capacità di unirci e lavorare insieme, la capacità del dialogo. Grazie tante per questi esempi che voi date all’umanità. Grazie tante. Vi chiedo di salutare da parte mia il vostro popolo, tutto il popolo, salutare i due altri presidenti, salutare le comunità che hanno una diversa religione ma si riuniscono e parlano e dialogano per il bene del Paese”.

E’ questo sforzo “un servizio per il bene della patria vostra” sottolinea Francesco, “che possano parlare tra loro e aiutare ad andare avanti la patria”. Rivolge poi un saluto particolare ai giovani della Bosnia ed Erzegovina che aveva incontrato definendoli “la promessa della vostra patria”. Infine la preghiera di benedizione:

“Dio Padre di tutti benedica il futuro della Bosnia Erzegovina. E andate avanti su questa strada”.








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