2015-11-11 11:11:00

Mons. Follo: vera coscienza ecologica, uomo al centro ma non predatore


“Il pianeta Terra è un dono e un compito per tutti noi”. Così mons. Francesco Follo, osservatore permanente della Santa Sede presso l'Unesco a Parigi, intervenendo alla Conferenza generale dell'Agenzia Onu. Lodando il lavoro dell’organizzazione in ambito educativo, nel 70.mo della fondazione, il presule ha ribadito lo stretto legame tra istruzione, pace, cultura e clima. Mons. Follo ha anche evidenziato “come l’Unesco sia fortemente coinvolta nei preparativi per la prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici”, la cosiddetta COP 21, dicendosi sicuro che l’organizzazione attraverso il suo Programma globale di azione per l'Educazione allo sviluppo sostenibile, giochi un ruolo fondamentale nella “risposta internazionale” ai cambiamenti cimatici.

Uomo disegna linee guida, ma no ad atteggiamento predatorio
“Papa Francesco - ha detto - ci invita ad una formazione ecologica che deve tener conto di una etica della vita e del dialogo”. E ricordando che “la natura” è per noi “un dono di Dio” e che l’uomo “disegna le linee guida” per la sua custodia, ha rimarcato l‘importanza della promozione di programmi finalizzati alla “conoscenza dei cambiamenti climatici”, anche nelle scuole, e il rafforzamento di un’educazione non formale “attraverso media” e “partenariati”. Mons. Follo ha poi aggiunto che “l’atteggiamento” nei confronti della Terra non deve essere “utilitaristico” o peggio “predatorio”, ma “umano”, che viene dal rispetto dal “lavoro e l'assunzione di responsabilità”. “La Terra - ha suggerito - deve essere gestita con intelligenza e lungimiranza”. Tornando sulle sfide dell’educazione ha concluso ribadendo che la “cultura è un pilastro per la costruzione della pace”, la tutela di ogni diritto e via per costruire una vera “coscienza ecologica”.








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