2015-11-10 08:08:00

Elezioni Myanmar: trionfo del partito di Aung San Suu Kyi


Trionfo del partito di Aung San Suu Kyi alle elezioni legislative di domenica scorsa in Myanmar che parla di oltre il 70 per cento dei voti a suo favore a livello nazionale. Per i risultati ufficiali ci vorranno ancora alcuni giorni, ma il presidente Thein Sein a capo della formazione dei militari ha già riconosciuto la sconfitta. Adriana Masotti:

In Myanmar ha vinto il partito del  premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi. La vittoria nelle elezioni legislative di domenica, anche se ancora non ufficializzata, viene rivendicata dalla Lega Nazionale per la Democrazia in base ai primi dati ufficiali che assegnano al partito di opposizione 56 seggi su 57 della Camera bassa e tutti i 12 della Camera alta, nell'ex capitale Rangoon e vittorie persino nei seggi delle aree etniche dove in teoria il consenso per Suu Kyi e' minore. Le cifre sono ancora troppo parziali, ma il partito sostiene di aver ottenuto in totale oltre il 70% dei voti. mIl Partito di unione, solidarietà e sviluppo creato dai militari per guidare la transizione, ha già ammesso la sconfitta e il presidente ed ex generale Sein ha dichiarato che accetterà il risultato delle elezioni perché espressione della volontà del popolo. Congratulazioni per il risultato è stato espresso dal portavoce della Casa Bianca, Earnest ,secondo cui c'è comunque ancora molto lavoro da fare per poter parlare di democrazia nel Paese. Per il capo della diplomazia Ue, Federica Mogherini, le elezioni  sono state "una pietra miliare lungo la strada verso la democrazia". E mentre migliaia di persone festeggiano davanti al partito di Aung Saan Suu Kyi, la leader dell’opposizione  interviene definendo le elezioni "non libere ma giuste".  In base alla costituzione vigente voluta dai militari, il premio Nobel per la Pace non potrà essere eletta presidente, ma ha assicurato i suoi sostenitori che se ne troverà uno che le andrà bene.

 

Aung San Suu Kyi non potrà, dunque, diventare la nuova presidente del Myanmar. Su questo aspetto e sulle ripercussioni geopolitiche del voto Elvira Ragosta ha intervistato Filippo Fasulo, ricercatore dell’Ispi, Istituto per gli studi di politica internazionale:

 








All the contents on this site are copyrighted ©.