2015-11-06 15:14:00

Gemelli. Simposio su tumori pediatrici e medicina di precisione


Un Simposio scientifico sulla medicina di precisione contro i tumori pediatrici, promosso dalla Fondazione Mia Neri, è ospitato oggi e domani al Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma. Eliana Astorri ne ha parlato con lo stesso prof. Giovanni Neri, presidente della onlus e già direttore dell’Istituto di Medicina Genetica della Cattolica:

“Questo Simposio si rivolge ad una problematica molto attuale e molto dibattuta in campo scientifico e in campo clinico, che è appunto quella della medicina di precisione. Quel tipo, cioè, di medicina che cerca di andare direttamente su uno specifico bersaglio, in uno specifico paziente. Anche la stessa malattia, infatti, non è uguale nelle diverse persone che colpisce, soprattutto in campo oncologico, dove il tumore tende a differenziarsi nei diversi individui e anche nel corso della sua stessa evoluzione. Più che in altre patologie, quindi, è necessario andare a colpire specificamente queste cellule neoplastiche che possono differenziarsi in mille modi. Tradizionalmente, la chemioterapia, la radioterapia avevano l’approccio – potremmo dire – di “sparare” nel mucchio. Oggi, invece, con la medicina di precisione si cerca di riconoscere i bersagli da colpire uno per uno e di colpirli con delle armi di precisione, come si fa per realizzare un obiettivo così specifico, così particolare. Bisogna naturalmente riconoscere a livello molecolare, a livello genetico quali siano i danni particolari presenti nelle singole cellule, quali siano cioè i meccanismi all’interno di ogni singola cellula che la portano a essere neoplastica e colpirli specificamente con dei farmaci ad hoc. Oggi, per fortuna, sono stati sviluppati, non dico molti ma un buon numero di questi farmaci, e la ricerca attuale nel campo della medicina di precisione ha proprio questo duplice scopo. Da un lato, riconoscere i bersagli, con lo studio a livello cellulare, molecolare, dall’altra, mettere a punto dei farmaci, degli strumenti che siano in grado di riconoscere quei danni, colpirli e quindi eliminare le cellule che ne sono portatrici”.








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