2015-11-06 08:27:00

Disastro aereo nel Sinai. Attentato Is ipotesi sempre più concreta


Si consolida l'ipotesi dell'attentato terroristico per mano del sedicente Stato Islamico come causa dello schianto dell'aereo russo sul Sinai, nel quale sono morte 224 persone. Lo rivelerebbero alcune intercettazioni statunitensi e britanniche. Più caute Mosca e il Cairo che chiedono di attendere l'esito delle indagini, rese difficoltose dal danneggiamento della scatola nera. Intanto, molte compagnie aeree hanno bloccato i voli per Sharm El Sheik. Paola Simonetti: 

Le indagini sul disastro dell'Airbus A321 russo della Metrojet caduto sul Sinai, in Egitto proseguono, non senza difficoltà per la scatola nera danneggiata, a cui si tenterà di sopperire con quella relativa ai dati di volo. Si cercherà di fare luce sulle cause dello schianto costato la vita a 224 persone; cause che Stati Uniti e Gran Bretagna credono fondate nell'atto terroristico del sedicente Stato Islamico, in base ad intercettazioni delle due intelligence su comunicazioni web fra militati dell'Is tra Siria ed Egitto. Un ordigno sarebbe stato portato a bordo da un passeggero o, ipotesi più probabile, nascosto in un bagaglio fatto salire sul velivolo forse a causa di scarsi controlli nello scalo con la complicità di un addetto dell'aeroporto di Sharm el Sheikh. Ma l'ipotesi della bomba non convince nè Russia, nè Egitto, che chiedono maggiore cautela in attesa dell'esito delle indagini. Intanto Olanda e Ucraina sospendono i voli per Sharm come pure le compagnie aeree  Easyjet e Lufthansa, mentre la Gran Bretagna recupererà con 20 aerei passeggeri, migliaia di suoi turisti bloccati in Egitto.








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