Sono almeno 40 le vittime del disastro aereo avvenuto stamani nei pressi di Giuba, capitale del Sud Sudan, quando un velivolo di fabbricazione russa si è schiantato su un’isola poco dopo il decollo. Le autorità locali hanno scartato l’ipotesi di un attacco terroristico. La tesi dell’attentato non è invece da escludere nel caso di un’altra sciagura aerea: quella avvenuta sabato scorso nel Sinai, in Egitto, dove è precipitato un velivolo russo con a bordo 224 persone. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
E’ stata l'esplosione di un motore a causare il disastro di sabato scorso nei cieli del Sinai. Lo ha riferito una fonte investigativa anonima ad un quotidiano egiziano. Ma la fonte non ha spiegato se a causare l’esplosione sia stato un guasto o una bomba. L’ipotesi dell’attentato non è esclusa e ad alimentarla è anche il sedicente Stato islamico che ha rivendicato la strage precisando, in un video di propaganda, che “si tratta dell’inizio della vendetta” per i raid russi in Siria. Nel timore che sia stato un ordigno a provocare lo schianto, la Gran Bretagna ha deciso di sospendere tutti i voli delle proprie compagnie aeree sul Sinai. Si indaga anche su un’altra sciagura, avvenuta stamani in Sud Sudan. Secondo le autorità locali sarebbe stato un guasto tecnico a far precipitare l’aereo cargo su un’isola abitata da famiglie di pescatori. Tra le vittime sia i passeggeri a bordo del velivolo sia alcune persone che si trovavano a terra. Tra i superstiti, secondo fonti locali, ci sarebbe un bambino.
All the contents on this site are copyrighted ©. |