2015-11-02 18:20:00

Disastro aereo: forse bomba a bordo. Non escluso terrorismo


Continuano tra dubbi e difficoltà le indagini sull'aereo della low cost russa schiantatosi sabato scorso nella penisola del Sinai con 224 persone a bordo. Le squadre di ricerca hanno terminato di setacciare l'area di 20Km comprendente i resti del velivolo e già le prime salme sono rientrate a San Pietroburgo per avviare le identificazioni. Eppure sulle cause e le modalità del disastro ancora nessuno si sbilancia: resta in piedi anche l’ipotesi terrorismo nonostante l’assenza di prove dirette. Il servizio di Gabriella Ceraso:

Una caduta molto rapida con decompressione, forse a volo invertito, vista la posizione capovolta della cabina di pilotaggio come appare tra i rottami. Questo, secondo la ricostruzione di alcuni esperti, avrebbe segnato gli ultimi minuti dell'Airbus russo A321 precipitato il 31 ottobre. Di certo finora ci sono solo i dati preliminari delle scatole nere, riferiti da fonti egiziane: l’aereo non ha lanciato nessun allarme prima di scomparire dai radar, né è stato colpito dall’esterno, come invece continua a ipotizzare la compagnia aerea, pur di allontanare i sospetti dalle condizioni del velivolo che definisce "eccellenti". Tra i rottami però finora non sono emersi resti di missili che potrebbero averlo colpito, e non ci sono neanche segni di esplosivo a indebolire l’ipotesi di queste ore, cioè di una esplosione avvenuta per la presenza di una bomba a bordo, legata ad una falla nel sistema di sicurezza dell’aeroporto di Sharm-el-Sheikh. Non infatti un guasto tecnico o un errore umano spiegherebbero come l’aereo si possa essere spezzato in due in volo. In piedi resta anche l’ipotesi terrorismo: l’intelligence americana, non ha prove dirette, ma non lo esclude, come il Cremlino che tuttavia non ritiene attendibile il video circolato in internet con la rivendicazione jihadista. “Una terribile catastrofe” commenta il presidente russo Putin, esprimendo vicinanza alle famiglie, mentre già sono iniziati i voli di rientro delle salme in Russia e sono state avviate le procedure di identificazione.








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