2015-10-29 14:30:00

Colombia: condanna dei vescovi per attentato contro militari


Resta alta la tensione in Colombia, dopo l’episodio di guerriglia che ha portato alla morte di undici militari ed un poliziotto. Le vittime sono stati uccise a Güicán, nel dipartimento di Boyacá, in un attentato da parte dell’Eln (Esercito di liberazione nazionale), la seconda milizia guerrigliera del Paese dopo le Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia). L’episodio è avvenuto mentre il gruppo sta per iniziare le trattative di pace con il governo. Immediate le reazioni dell’episcopato: il presidente, mons. Luis Augusto Castro Quiroga, ha condannato l’avvenimento definendolo “deplorevole” ed esprimendo “sostegno e preghiera” alle famiglie dei caduti.

Mons. Quiroga: continuare a sperare che la pace è possibile
Auspicando, poi, che la giustizia operi in tempi rapidi, mons. Quiroga ha affermato: “Ci auguriamo che, nonostante questi fatti deplorevoli, possiamo continuare a sperare che la pace è possibile, non solo con le Farc, ma anche con l'Eln, raggiungendo accordi di vera riconciliazione, non macchiati da episodi indegni”.

Mons. Ramírez: episodio illogico ed ingiustificabile
Sulla stessa linea anche mons. Misael Vacca Ramírez, vescovo di Duitama e amministratore apostolico di Málaga-Soatá, il quale ha ribadito che tale gesto “non ha alcuna logica né giustificazione”. Il presule ha poi notato come  atti di questo tipo siano inusuali nella regione del Boyacá, conosciuta da tutti come “territorio di pace”. (I.P.)








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